Nubifragio vobarnese
di val.

Prima l'addensarsi di nubi minacciose, poi i fulmini e in pochissimo tempo sopra Vobarno è scesa tantissima acqua che ha allagato strade, negozi e cantine, trascinando con sé decine di metri cubi di sassi e ghiaia . Photogallery



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Troppa acqua, tutta insieme e su una superficie limitata. Il fiume di casa, il Chiese, ma anche il più irascibile Agna, non hanno fatto una piega.
Le normali vie di fuga degli impluvi minori, invece, fra la frazione vobarnese di Collio ed il capoluogo, non sono state più sufficienti a contenere l’irruenza dell’acqua.

A questo si sono aggiunte le piogge dei giorni precedenti che hanno inzuppato il terreno, rendendolo instabile e facile alla corrosione superficiale.

Così in via Cesare Battisti,
dove un rio che solitamente scarica in un tombino a monte della striscia d’asfalto, in questa occasione ha portato con se alcuni metri cubi di fango e sassi, intasando ogni griglia al suo passaggio, invadendo per qualche decina di centimetri la strada prima di entrare in un negozio di scarpe.

Così nel caso del rio che scende dalla località “Bersanì”
e si scarica nel bel mezzo della contrada di Collio.
Qui i metri cubi di ghiaia e di fango sono stati molti di più e si sono sparsi fra le vie Canonica e Pavoni accumulandosi anche per uno spessore di mezzo metro, invadendo cortili, il caseificio, i pianterreni e allagando gli scantinati.

Scantinati allagati anche lungo via Agro, dall’altra parte del paese, qui però a causa delle fognature che si sono presto intasate.
Mezz’ora o poco più è durato il “finimondo”, alla fine per fortuna, i danni sono stati limitati alle cose.

E i vobarnesi tutti non sono stati certo con le mani in mano: con i vigili del fuco, gli uomini della Protezione civile, gli operai del Comune e gli agenti della Locale davanti, tutti a metter mano a pale e scope.
Il lavoro pesante l’ha fatto la ditta che ha l’appalto per la pulizia delle strade e sono intervenute anche le idrovore.

Ieri sera all’imbrunire, insomma, la viabilità era stata ripristinata ovunque.
«Ci vorrà ancora una mezza giornata di lavoro, tutti insieme, per tornare alla normalità» ci ha detto ieri sera il vicesindaco Paolo Pavoni, già in prima linea mentre ancora stava piovendo.

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