La Regione Lombardia in brutte acque
di red.
Grande successo per il presidio di martedì davanti alla Regione Lombardia per chiedere l'ammissibilità del Referendum sull'acqua. Presenti ben 70 sindaci, tra questi Prevalle, Nuvolento, Vallio Terme, Bedizzole, Rezzato.
Grande successo e partecipazione martedì scorso per il presidio davanti alla Regione Lombardia per chiedere l'ammissibilità del Referendum sull'acqua. Presenti ben 70 sindaci, molti dei quali muniti di gonfaloni, in rappresentanza dei 132 comuni referendari (24 della Provincia di Brescia, tra questi Prevalle, Nuvolento, Vallio Terme, Bedizzole, Rezzato).
Presenti i Comitati locali e provinciali, fra i quali anche il Comitato Acqua di Prevalle con Charlotte Berg, che da anni si battono a difesa dell'acqua pubblica in Lombardia.
Una certa delusione serpeggiava per la sgradevole iniziativa assunta dal
Presidente del Consiglio Regionale di "sconvocare" (questa la brutta espressione utilizzata) la seduta del Consiglio che avrebbe dovuto discutere dell'ammissibilità del quesito referendario deliberato da 132 comuni lombardi.
Gli amministratori convenuti hanno fatto notare che queste delibere dei consigli comunali sono state votate in larga misura all'unanimità e con un ventaglio di amministrazioni di tutti gli schieramenti.
E' stata comunque un'occasione importante per far sentire la voce su un tema che è ritenuto primario dagli enti locali che non vogliono essere espropriati della potestà su un servizio - quello dell'acqua - e su infrastrutture che sono il frutto di una tradizione di buona amministrazione e che rappresentano una risorsa inalienabile per i cittadini.
«Va ricordato - ha dichiarato il vice sindaco di Prevalle, Paolo Catterina - che la mobilitazione dei comuni e dei cittadini ha portato il governo ad approvare una moratoria che salvaguardia il mantenimento del servizio idrico a quei comuni che fino ad ora lo detengono. E questa è stata una vittoria importante vivamente auspicata anche da Prevalle e Nuvolento, capofila in provincia di Brescia sulla questione».
