L'airone del Ghirlo
di val.

Incontro ravvicinato del... non si sa di che tipo, fra un ciclista ed un airone. E c'è mancato poco che entrambi si facessero parecchio male



«Tutto è avvenuto molto velocemente, tanto che c'è voluto un attimo perchè mi potessi render conto di quello che mi era successo» ci ha detto il ciclista Oscar, che di mestiere fa il capo dei vigili a Vobarno e qualche giorno fa stava pedalando nei pressi di casa.

Giunto lungo la Provinciale IV all'altezza della curva conosciuta come la curva "del Ghirlo", in territorio di Barghe, una svolta teatro sovente anche di rovinose uscite di strada, il pedalatore è stato improvvisamente colpito all'altezza delle gambe da una massa piumata.

«C'è mancato davvero poco che finissi con gambe e ruote all'aria» ci ha detto.

Fermandosi, una volta recuperato l'equilibrio e con quello anche sullo spavento, in compagnia di un automobilista che lo seguiva e che aveva potuto osservare l'intera scena, il vigile ciclista si è accorto che a colpirlo era stato un airone.

Il grosso uccello, anche lui un po' scombussolato dallo scontro, è rimasto intontito per qualche secondo e con le zambe sghembe.
Poi, aprendo quelle sue gigantesche ali, con tre colpi ben assestati si è infilato giù per il Chiese, sparendo preso alla vista dei due umani.


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