Provinciale IV, si passa
di Ubaldo Vallini

E' stato riaperto il tratto di ex Provinciale fra Vobarno e la sua frazione Carpeneda, chiuso all'indomani della frana che all'inizio di febbraio ci aveva vomitato sopra massi giganteschi. Ancora da riaprire, però, il bar "La Roccia"



A mezzogiorno di ieri, a meno di due mesi dalla frana che ha interessato la propaggine nord dell’Ex complesso Falck, fra Vobarno e la sua frazione Carpeneda, sono stati tolti i blocchi che impedivano il transito lungo la ex Provinciale IV.

Col riposizionamento delle reti, opportunamente rinforzate, e la realizzazione di un “vallo” a protezione della Strada e della Valsir, fatto realizzare dall’azienda, è scemata insomma la paura che dal monte “Séngol” possano cadere altri massi e arrivare fin sulla Provinciale di fondovalle e sulla via che permette un veloce collegamento con le frazioni vobarnesi di Teglie e Moglia.

I due minuscoli centri abitati, nel primo mese di lavori necessari per rimediare alla fragilità della montagna, hanno dovuto subire un parziale isolamento dal capoluogo, con l’unico collegamento possibile solo grazie ad un ampio giro passando da Provaglio Valsabbia.

Tutto risolto dunque?
«Quasi – ci dice il sindaco vobarnese Beppe Lancini -. Occorrerà lavorare ancora un paio di giorni per rimuovere alcuni massi rimasti appoggiati alle piante nella parte bassa interessata dalla frana e lo dovremo fare utilizzando degli speciali escavatori capaci di risalire in sicurezza il pendio, che in quel punto è particolarmente scosceso».

Di “normalità” ancora non si può parlare neppure per il bar “La Roccia”, che insiste proprio sul bivio fra la ex Provinciale e la Comunale per Teglie, anche quello chiuso da due mesi, e per l’appartamento adiacente nel quale viveva una famiglia di pakistani che per ora sono ospitati in un alcune stanze messe a disposizione dalla Caritas.

«I geologi ritengono che sia ancora pericoloso utilizzare lo spazio attorno allo stabile – spiega Lancini -. Per mercoledì prossimo è in programma una riunione coi proprietari e coi tecnici. Riteniamo sia possibile risolvere alla svelta anche quest’ultimo problema».

E i novecento mila euro stanziati dalla Regione?
«Lo studio commissionato per mettere in sicurezza tutta l’area prevede la spesa di 4 milioni di euro ed una serie di priorità: cominceremo dalle situazioni più urgenti, intanto però si passa».

.in foto: la strada riaperta: il bar La Roccia chiuso e transennato; il vallo che protegge sia la strada sia la Valsir.


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