Filo rosso con Vestone
di val.

Una delle piste degli inquirenti riguarda un marocchino 28 enne vecchia conoscenza dei carabinieri di Vestone. Mohamed Lahlaoui era agli arresti domiciliari in casa della madre fino al 2014. Per diversi reati era poi stato espulso



Mohamed Lahlaoui è stato fermato nei giorni scorsi dalla polizia tedesca e durante un controllo gli agenti si sono accorti che dal suo cellulare erano partiti un paio di messaggi inquietanti: uno contenneva il nome di Khalid El Bakraoui, uno dei due fratelli kamicaze degli attentato di Bruxelles.

Mohamed, che si trovava agli arresti domiciliari, era stato arrestato a Vestone dagli uomini del maresciallo Frisullo, ora in pensione, per evasione, porto abusivo di armi e tentato omicidio.
Insieme ad altri due marocchini della zona, aveva aggredito un connazionale per rubargli il portafogli.

Era finito a Canton Mombello, poi era stato espulto e di lui in Valsabbia e a Vestone non si era più saputo nulla.
Ora sappiamo che era finito in Germania, dove aveva ricominciato a delinquere.
All'epoca della sua permanenza a Vestone non era certo un personaggio vicino alla religione che professano i suoi fratelli mussulmani valsabbini.

Era invece un delinquente abituale.

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