Insidiosa Provinciale
di val.

Doppio incidente quasi in contemporanea, domenica pomeriggio lungo la 237 del Caffaro. Il primo in territorio di Agnosine, l'altro un minuto dopo in quel di Anfo. Due anche i motociclisti a finire gambe all'aria



Prima uscita stagionale per i motociclisti della domenica, che a frotte amano percorrere la 237 del Caffaro.
Curve che però presentano ancora numerose insidie per i meno accorti fra gli appassionati delle due ruote.

Il primo incidente alle 16:11, questo l'orario registrato da Areu per la partenza dei soccorsi, è avvenuto dove la 237 del Caffaro funge da circonvallazione all'abitato di Odolo, anche se si trova territorialmente nel Comune di Agnosine.

In pieno rettilineo, non si sa bene perchè, ma quel tratto su viadotto è provvisto di "giunti" che sembrano dei gradini, un 22enne con Yamaha R1 ha fatto tutto da solo, perdendo il controllo del mezzo che stava guidando, facendosi disarcionare per poi finire la sua corsa con una lunga strisciata, mentre procedeva in direzione di Brescia. 

Per fortuna sembra che i danni maggiori li abbia subiti la potente motocicletta.
Il centauro, infatti, soccorso dai volontari di Pronto Emergenza, è finito sì all'ospedale di Gavardo, ferito più nell'orgoglio che nel fisico, visto che i medici l'hanno accolto con un rassicurante "codice verde".
Pochi danni grazie al fatto che nello smorzare la sua corsa il pilota non ha incontrato altri ostacoli se non l'attrito dell'asfalto e anche all'abbigliamento protettivo indossato.

Un minuto dopo, sempre sulla 237, ma in territorio di Anfo, tradito dallo scivolamento della ruota anteriore su quella che aveva tutta l'aria di essere una "strisciata" di gasolio, è caduto invece una altro centauro, un 24enne di Orzinuovi in sella ad una Honda Cbr fireblade.
La curva è la "solita": quella che attraversa il Rio Perone, teatro di innumerevoli incidenti.

Il 24enne stava viaggiando in direzione di Ponte Caffaro e nel cadere è finito già da "sdraiato" contro una Renault che procedeva nel senso inverso. 
Per fortuna l'auto era dotata di "minigonna" assai bassa, tanto da rifiutare di accogliere motocicletta e pilota sotto la sua pancia.
Il danno per entrambi sarebbe stato certamente più grave.

Sul posto sono intervenuti i volontari dell'ambulanza di Vestone ed il ricovero è avvenuto sempre a Gavardo, questa volta con codice "giallo".

.in foto: la curva del Rio Perone con la strisciata di gasolio; la fiancata della Renault; il danno al Cbr.


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