L'alveo del Chiese in sicurezza
di c.f.

Si sono conclusi la scorsa settimana i lavori di messa in sicurezza dell’alveo del Chiese alla confluenza col torrente Vrenda a Sopraponte, realizzati su iniziativa dell'assessorato all’Ambiente e all’Ecologia del Comune di Gavardo



L’ansa del fiume Chiese alla confluenza col torrente Vrenda, a Sopraponte di Gavardo, è soggetta ad accumulo di materiale alluvionale trasportato dalle acque dei due corsi d’acqua.
Questo comporta l’innalzamento dell’alveo del Chiese che risulta particolarmente pericoloso in caso di piena, con conseguente inondazione dell’abitato di Sopraponte.

Per questo l’assessorato all’Ambiente e all’Ecologia del Comune di Gavardo, guidato dall’assessore Angela Elisa Maioli, ha provveduto l’11 febbraio scorso ad emettere un’ordinanza per la messa in sicurezza dell’alveo del fiume Chiese e del fiume Vrenda, con intervento di scavo per asportare materiale litoide alluvionale, per rendere sicuro l’abitato circostante piazza Anderloni a Sopraponte.

L’ordinanza in questione è stata trasmessa, per competenza, all’Agenzia Interregionale fiume Po (AIPO), agenzia che si occupa anche del fiume Chiese fino al lago d’Idro, la quale ha successivamente trasmesso il “nulla osta” idraulico ad eseguire i lavori richiesti.

L’Ufficio Ambiente del Comune ha attivato, quindi, le adeguate procedure per affidare i lavori di scavo e messa in sicurezza; conseguentemente a ciò, questi lavori sono stati aggiudicati, eseguiti e terminati la scorsa settimana.

Quello appena concluso non è il primo intervento di questo genere per la messa in sicurezza del corso del fiume Chiese, nel tratto che attraversa Gavardo.

Già nel corso del 2012, era stato realizzato lo stesso lavoro di rimozione di depositi alluvionali nell’ansa del fiume e, inoltre, in collaborazione con l’Agenzia Interregionale fiume Po, l’assessorato all’Ambiente e all’Ecologia ha svolto lavori di taglio piante e rovi sulle due sponde del Chiese in prossimità di Largo Ponte.

Invece, attraverso l’operazione “Fiumi sicuri”, frutto di un protocollo d’intesa tra Provincia di Brescia e Regione Lombardia, sono stati messi in sicurezza i tratti del Chiese in prossimità del Ponte dei Marinai (circa 200 metri a monte e circa 300 metri a valle), con il taglio delle piante di alto fusto presenti sugli argini.

Il costante lavoro di prevenzione, messo in campo dall'Amministrazione comunale, consentirà alla popolazione che abita in prossimità del fiume di dormire sonni più tranquilli anche in caso di forti e consistenti piogge.
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