In maschera sotto la pioggia
di Aldo Pasquazzo
L'anticipo della partenza di un'ora ha consentito lo svolgimento della sfilata con i carri e gruppi maschierati. A vincere il gruppo Scaldabache - Borgo Chiese di Condino con la “La Foresta di Storwood”
La Pro Loco e Associazione Mati Quadrati di Storo ieri avevano anticipato di un’ora l’inizio della sfilata. Solo così si è in qualche modo riusciti a rattoppare la 49esima edizione del Gran Carnevale di Storo, dove a metà pomeriggio a prevalere erano ombrelli e copricapo.
Ora il prossimo giro mascherato è in programma a dimensione di valle già per questo primo sabato di Quaresima. Stavolta, sovvertendo ogni pronostico, al 1° posto il carro della congregazione Scaldabache - Borgo Chiese di Condino con la “La Foresta di Storwood” (1385 punti) che ha preceduto “Bulli e Puppe” da Storo (1317 punti), “Che con-Fusione” sempre da Storo con punti 1245, “Bontempis in Fasernis” da Storo anche questo con punti 1188 e infine “Alga in Funo” di Ledro & Concei con punti 993. Il trofeo intitolato del compianto Albertone Fiorino è andato a “Che con Fusione”.
Cinque i carri (di cui 3 di Storo, e gli altri due di Condino e Concei) e 2 gruppi mascherati. Poi a rimediare all’inconveniente dal cielo tanta coreografia, buon gusto e una comprovata organizzazione.
Gli amici del Gruppo Hermann non si sono nemmeno stavolta smentiti tanto che hanno allestito “La porta santa & Pace in Terris in Bontyempis” con il Papa emerito tedesco e Frenchi Bergoglio nonché qualche suora scovata dentro un monastero di ultima generazione.
Bello anche il carro denominato “Che Con-Fusione”, con una settantina di figuranti. Poi il carro “Colonia alpina invernale” dove uno dei protagonisti scivolando si è procurato una lesione agli arti tanto da dover essere trasferito in ospedale per le medicazione del caso.
Ma il rinnovato antagonismo che da sempre contrassegna gli scalda bache di Condino e i coquadar di Storo ha ancora una volta fatto audience e buoni ascolti.