Avvelenati con la stricnina
di val.

Uma è la madre, Bal e Then sono il padre e il figlio. Uccisi dalla vigliaccheria di chi pensa di poter avere delle ragioni prevaricando tutto e tutti nascondendosi nell'ombra. A Bione come a Ceresigno di Degagna



L'attacco reterato alla stalla di Cristian Freddi a Ceresigno di Degagna nei giorni scorsi.
E ora l'uccisione in un colpo solo di tre cani che si trovavano nel loro recinto, attorno ad una casetta di legno ai margini del Piano di Lo, a Bione.
Sono solo i più recenti degli episodi in cui, anche nella nostra valle, si è manifestata la crudeltà umana.

Crudentà non solo, anche vigliaccheria.
Impotenti nei diretti confronti dei loro simili, e forse non solo nel desiderio di fare loro del male, non basta distruggere i beni materiali, se la prendono con i loro animali, questi certamente innocenti.

A Ceresigno di Degagna il piromane non si è fermato fino a quando non è riuscito nell'intento di mettere in difficoltà la mandria di Cristian.
Diverse in questo caso le vacche bruciacchiate, una di esse era piuttosto grave e sembra che ad ogni modo se la possa cavare anch'essa.
Una buona notizia per Cristian e per i suoi animali, che purtroppo è destinata a diventare paura, per il fatto che gli appetiti incendiari possano non essere ancora soddisfatti del tutto.

A Bione invece la mano pesante dell'invidia ha avuto esiti definitivi, sui tre compagni a quattro zampe di Franco Quabba.


«Ho sentito il più piccolo guaire e sono uscito di casa per vedere cosa succedeva - ci ha raccontato lui stesso -. Sono stati per me attimi di terrore: prima uno, poi l'altro, per ultima Uma, hanno manifestato gli stessi sintomi delle convulsioni.
Poveretti: cercavano di aiutarsi uno con l'altro e io anche con loro, senza capire cosa stesse realmente succedendo.
Li ho caricati sul fuoristrada e mi sono diretto verso Lumezzane, dal veterinario, ma al Passo del Cavallo erano già tutti morti.
Con loro sono morto un poco anch'io. Come si fa ad essere così bastardi».

Erano quelli i sintomi della stricnina, che non lascia scampo.
Mani ignote e, non ci stanchiamo di ripeterlo, vigliacche, hanno lanciato i bocconi avvelenati all'interno del recinto, mentre il padrone dei cani era in casa.

.in foto: una recente immagine di Uma, coi suoi cuccioli

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