Rapporto annuale
di val.

Amici della Terra in assemblea domenica prossima. E con loro sono stati invitati anche i cittadini del lago e tutti i consiglieri comunali dei Comuni dell'asta del Chiese



Un incontro, per fare il punto in particolare sulle azioni legali promosse dagli Amici della Terra con l’intento di salvaguardare il lago d’Idro. Si tratta di ricorsi in seno alla Commissione europea per l’Ambiente e al Tribunale superiore delle acque.

L’appuntamento è per le 15 di domenica prossima, 31 gennaio, nell’aula magna dell’Istituto Perlasca, a Idro.
Per l’occasione interverranno gli avvocati Fausto Capelli e Luigi Maione, oltre che il professor Ezio Todini di Bologna.

Esperti di diritto e di “idrologia” che hanno accettato di lavorare a fianco degli Amici della Terra a “parcella zero”, insieme ad altri colleghi, “in nome della giustizia verso il lago d’Idro e della giustizia ambientale più in generale”.

Così annuncia Gianluca Bordiga
, presidente dell’Associazione valsabbina di ambientalisti, nell’invito che nei giorni scorsi ha voluto rivolgere direttamente a tutti i singoli consiglieri dei Comuni che fanno parte dell’asta del fiume Chiese.

Con una lettera aperta, Bordiga ha ripercorso le battaglie condotte dagli Amici della Terra rivendicandone i successi, che sarebbero fra gli altri il ripristino del deflusso minimo vitale del fiume Chiese e l’accordo prefettizio che ha sancito un’escursione massima del lago limitata a 1,30 metri dal 2007 in poi.

Sullo stesso documento,
Bordiga indica la strada ancora da compiere: contrastare la realizzazione di nuove opere di regolazione del lago che riporterebbero le escursioni a superare i tre metri da una parte e dall’altra la gestione coordinata di tutta l’asta del Chiese “per realizzare un bilancio idrico, capendo in tal modo le esigenze, quali vitali e quali no, e come gestire al meglio la risorsa disponibile”.

In allegato la lettera aperta ai Consiglieri

AmiciTerra.jpg