Antincendio e Protezione civile Serle, scioglimento o continuità?
di Cesare Fumana

A seguito della cancellazione dell’associazione “Gruppo volontari Antincendio e Protezione civile Serle” dall’Albo regionale del volontariato di Protezione civile per inadempienze burocratiche, l’Amministrazione comunale intende organizzare degli incontri per trovare nuovi volontari o si andrà allo scioglimento


L’Amministrazione comunale di Serle scende in campo per dare un futuro all’associazione “Gruppo volontari Antincendio e Protezione civile Serle”, che per il ridotto numero di volontari e inadempienze burocratiche l’11 novembre 2015  è stata cancellata dall’Albo regionale del volontariato di Protezione civile.

Le motivazioni della cancellazione, comunicate dalla Provincia di Brescia - settore Ambiente e Protezione civile – all’Amministrazione comunale, sono le seguenti: «L’associazione Gruppo volontari Antincendio e Protezione civile Serle, rappresentata dal sig. Giordano Ragnoli, risulta inadempiente per l’inosservanza della legge n. 266/91 e del Regolamento Regionale n. 9/2010 che prevedono l’obbligatorietà della verifica annuale, nonché della legge regionale n. 1/2008 che fissa il termine per la presentazione della stessa al 30 maggio di ogni anno e fissato, per l’anno 2014, al 30 Giugno».

La Provincia stessa ha comunicato inoltre di aver «provveduto a rammentare a tutte le organizzazioni di volontariato tali scadenze con comunicazioni a mezzo posta elettronica, nonché mediante pubblicazione sul sito istituzionale, e la stessa Regione Lombardia ha pubblicato sul proprio sito tali scadenze» e tuttavia «non è pervenuta, dall’associazione, la prevista autocertificazione per il mantenimento dei requisiti».

A seguito di ciò «l’associazione non è più autorizzata ad utilizzare il logo della Protezione Civile ed a fregiarsi del titolo di associazione di volontariato».

Anche la Comunità montana di Valle Sabbia, in aggiunta, ha comunicato che la stessa e i volontari non possono più svolgere attività di antincendio boschivo. È inoltre vietato l’impiego di dotazioni strumentali, attrezzature e dispositivi vari.

Per questo l’Amministrazione comunale di Serle, in accordo con i pochi volontari rimasti, intende organizzare nelle prossime settimane una o più serate con la cittadinanza «per presentare il problema – spiega il sindaco Paolo Bonvicini – e soprattutto valutare se sussistono le concrete possibilità per una fruttuosa prosecuzione dell’esperienza associativa (motivazioni, ingresso di nuovi volontari, ecc.) che conduca a presentare una nuova richiesta di iscrizione all'Albo regionale».

«Se non si constaterà l’esistenza di tali elementi – è la conclusione del primo cittadino – si provvederà, necessariamente, allo scioglimento dell’associazione con restituzione dei mezzi alla Comunità montana».

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