Winter Trail Monte Prealba... Hard davvero
di Ettore Pettinaroli

Le montagne di Bione sono state teatro di un trail mozzafiato: 52 km con pendenze fino al 45 per cento. Ottima organizzazione e la sorpresa finale del controllo antidoping


Quanti bugiardi in un colpo solo. Tutti a raccontarsi di torroni e pandori, di diete andate a pallino, di stato di forma penoso a causa di feste e banchetti... E' bastato meno di un chilometro per smascherarli.  La partenza in salita del Winter Trail Monte Prealba Hard, affrontata a tutta velocità dai più, è stata sufficiente a far capire che i trailer in vacanza non ci vanno proprio. Almeno quelli presenti a Bione lo scorso 10 gennaio.

Non poteva essere altrimenti.
Il menù parlava chiaro: 52 km e 3.500 metri di dislivello, con tratti di salita con pendenze fino al 45%. Bando alle improvvisazioni, dunque. La gara, per chi veniva da lontano, si è rivelata ancora più dura del previsto proprio a causa di questi numerosi “drittoni” inattesi, veri e propri muri che non finivano mai e in più di un caso dal dislivello superiore ai 300 metri. In compenso i concorrenti sono stati graziati dal meteo, visto che la pioggia prevista non è mai arrivata, e dal fondo meno scivoloso di quanto si potesse ipotizzare alla vigilia.

Divertimento assicurato, dunque, grazie anche alla solita organizzazione del Bione Trailers Team, ormai una garanzia per ogni corridore: segnaletica quasi perfetta, 10 (dieci!) ristori con prodotti anche senza glutine e ben forniti fino al passaggio degli ultimi, e un'atmosfera generale di grande attenzione e coinvolgimento. E' proprio il clima professionale ma a misura d'uomo che probabilmente porta sempre più runner in questo paesino del Bresciano diventato in pochissimi anni un'autentica casa del trail.

Riservata la meritata menzione d'onore a Nicola Bassi e Cinzia Bertasa, vincitori della gara più lunga, l'applauso va a tutti i 400 presenti (compresi quelli impegnati sulle distanze più brevi) che a seconda della gara scelta hanno “spianato” in ordine sparso il Monte Prealba, il Dosso di Cè, il muro assassino che saliva dal Rif. Fanti a San Bernardo e l'anonima  ma micidiale faggeta che portava al ristoro di Fusertola.
Splendido il passaggio nel Parco delle Fucine a Casto, un canyon molto angusto con numerosi passaggi su passerelle di legno.

Ospiti inattesi, e speriamo graditi a tutti, sono stati i NAS che hanno effettuato il controllo antidoping ai primi classificati della gara dei 26 km. Gli esiti dei test si conosceranno tra diverse settimane, ma quello che importa è a nostro avviso la dimostrazione di attenzione al mondo del trail running. Per il bene di tutti.

Nemmeno il tempo di riporre striscioni e tavolini
che la banda del Bione Trailers Team è già all'opera per allestire la prossima sfida, la 24 H Monte Prealba Up and Down in programma il 20 e 21 febbraio.
I posti disponibili sono quasi esauriti, ma si potrà “ripiegare” sulla 12 e sulla 6 ore. Si correrà su un anello di 8,3 km con 687 metri di dislivello ogni giro.
Ci sarà da divertirsi, dunque. Come succede sempre a Bione.

Da Actionmagazine.it
- di Ettore Pettinaroli
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