La dodicesima notte a Treviso e Sabbio
Comincerŕ sabato a Treviso Bresciano, e proseguirŕ domenica a Sabbio Chiese, la manifestazione denominata La dodicesima notte. Evento che riguarda il Canto della Stella, espressione popolare assai partecipata soprattutto in Valle Sabbia.

La cultura alpina come «pietra portante della società», ma anche come «collante in grado di superare le differenze, gettando le giuste basi su cui costruire l’Europa dei popoli». Il tutto tradotto in canti di questua epifanici e accensione di stelle, come ai tempi dei Re Magi.
Sono state le parole del presidente della Provincia di Brescia, Alberto Cavalli, dell’assessore alla Cultura Riccardo Minini e del collega della Regione, Massimo Zanello, ad evidenziare il significato della manifestazione nominata «La dodicesima notte». Il riferimento è al «Canto della stella», una tradizione che unisce il nord Europa e che vede 25 paesi valsabbini, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, accendersi di suoni e di musica: gruppi di cantori itineranti che muniti di stella simboleggiano il viaggio dei re Magi.

In programma per domani e domenica 13 a Treviso Bresciano e a Sabbio Chiese, la prima edizione dell’appuntamento è stata presentata ieri a Palazzo Broletto.
Non una semplice rassegna di spettacoli teatrali e musicali, ma dimostrazione di come anche una zona periferica possa contribuire alla fondazione di un’«etica della società». Punto di partenza, lo studio antropologico compiuto da Ilaria Tameni e Claudio Bernardi (rispettivamente ricercatrice e docente di Antropologia del Teatro all’Università Cattolica di Brescia), sfociato nella pubblicazione del libro «La stella della Valsabbia», edito dalla locale Comunità Montana. «Abbiamo voluto lavorare intorno al rito del "Canto della stella", molto sentito in Valsabbia», ha spiegato Ilaria Tameni. «Segno di una ricchezza culturale e sociale che si fatica a trovare in altre valli bresciane», ha specificato Bernardi. Si inizia domani, alle 18, con l’incontro ed il relativo concerto dei Gruppi della Stella valsabbini ed europei, a Treviso Bresciano. Si prosegue con una cena a base di polenta taragna.

Domenica convegno internazionale, alle 10 nell’oratorio di Sabbio Chiese. In serata, «Gelindo. Sulla rotta dei Magi», rappresentazione teatrale nella parrocchiale di San Michele. Alle 21, «La musica bella si fece sentir», concerto dell’Orchestra fiati «Note Stelari». Se per Alberto Cavalli «siamo di fronte ad un’occasione per tutelare le tradizioni alpine e unire i popoli intorno ad un unico tema», l’assessore Minini ha parlato di «manifestazioni che fungono da volano turistico e quindi economico». Entusiasmo espresso anche dal vicepresidente della Comunità Montana di Valsabbia, Giorgio Bontempi. Infine, Valerio Prignachi, intervenuto in qualità di presidente della Commissione per la Coesione sociale al Congresso del Consiglio d’Europa di Strasburgo: «il Canto della Stella è presente dalla Francia alla Slovenia: ciò dimostra che le Alpi non dividono, ma sanno unire popoli e culture».

Anna Veclani dal Giornale di Brescia
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