Salvato col defibrillatore
di val.

Stava camminando per la strada e all’improvviso il cuore ha ceduto. Si è lasciato cadere a terra e lì avrebbe finito i suoi giorni, se i soccorsi non fossero stati tempestivi


“Ripresa” col defibrillatore, la pompa vitale ha invece ricominciato a battere.
Così, il nonnino di 89 anni, ha potuto essere trasportato al Civile di Brescia dove è arrivato ancora vivo. E sembra che se la caverà.

La disavventura a lieto fine è capitata ieri poco dopo le 13 lungo via Terni, a Sopraponte di Gavardo dove, approfittando della giornata assolata, il nonno aveva deciso di fare una passeggiata.
Nei pressi del civico numero tre è il cuore però ad arrestarne i passi e le forze ad abbandonarlo.

Si è ritrovato a terra, il nonno. La sua fortuna è stata che i soccorsi, allertati celermente, sono arrivati in fretta: i volontari dell’Anc da Roè con un’ambulanza e con quelli una medicalizzata.
E’ stato lo strumento salvavita, il defibrillatore, a strappare il malcapitato al sonno eterno, prima ancora che le manovre del medico.

Il Dae (defibrillatore semiautomatico) sta conoscendo di questi tempi una grande diffusione: è presente in numerosi centri di aggregazione ed è posizionato “in esterno” anche di fronte a numerose farmacie.
Non si contano le occasioni di formazione aperte a tutti.

Quello che viene incentivato è il “soccorso laico”
, perché non sempre un’ambulanza può arrivare in tempo e intervenire in pochissimi minuti può determinare la differenza fra la vita e la morte.



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