Bondone e Baitoni, posta e giornali a singhiozzo
di Aldo Pasquazzo

A Bondone la corrispondenza arriva a singhiozzo e i quotidiani si leggono con 24 o 48 ore di ritardo anche per l'assenza di edicole


A Bondone la corrispondenza arriva a singhiozzo e i quotidiani proprio non ci sono dal fatto che nei due paesi, Bondone e Baitoni, non esistono edicole. Coloro che sono abbonati, come nel caso di Fausto Valerio e Milena Cimarolli, titolari e gestori del bar Levada, le notizie hanno modo di leggerle 24 o 48 ore dopo rispetto a Storo o Ponte Caffaro.

“Adesso non ci resta che affidarci a Babbo Natale o alla Befana per poter  riprendere  le notizie in tempo reale”, diceva Valerio non più tardi di ieri, dopo aver consultato l’ufficio diffusione dei giornali locali.

L’ufficio postale di Baitoni apre tre volte alla settimana, dalle 8,20 alle 13,45 di lunedì, mercoledì e venerdì, e quindi non sempre negli altri giorni gli abbonati hanno modo e occasione di ricevere il foglio.

Da trent’anni a questa parte Fausto e Milena gestiscono il bar Levada e prima di loro erano i genitori a mandare avanti l’esercizio  all’interno del quale l’utenza finora  ha avuto  modo di informarsi (pur sempre a singhiozzo) attraverso il  Trentino e la Gazzetta che salvo soluzioni dal prossimo primo gennaio anche le due sopracitate testate si fermeranno dieci chilometri prima.

  “A Bondone siamo nel totale abbandono considerato che anche gli uffici comunali sono scivolati non si sa fin quando a Baitoni,” torna a  dire Valerio che nella cantieristica dello stesso ente ci ha lavorato per una vita.
Ancora fratello e sorella. “ Così facendo  non si fa altro che invogliare la gente ad abbandonare per sempre il paese”.

In foto Fausto Valerio titolare del bar Levada a Bondone
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