Lago, Rocca e viabilità
di Ubaldo Vallini

Quarantanove milioni di euro. Serviranno per dotare la Valvestino di una via veloce verso il Trentino, a migliorare la viabilità nei Comuni di Bagolino e di Idro, per stabilire una nuova tappa nel recupero della Rocca d’Anfo e per la questione dei livelli



E’ quanto è emerso ieri mattina a Trento nella riunione del Comitato per la gestione dei fondi dei Comuni confinanti, alla quale per la Regione Lombardia ha partecipato il sottosegretario ai Rapporti con il Consiglio regionale e le Politiche per la montagna Ugo Parolo.
Due i “fronti” lombardi: con la provincia di Sondrio, alla quale verranno dedicati 76 milioni di euro da una parte; con la Provincia di Brescia dall’altra.

«Per la parte bresciana – ha spiegato il sottosegretario - si procederà, in questa prima fase, alla stipula di un Accordo di programma tra Regione Lombardia, Provincia di Brescia e Provincia autonoma di Trento, con un investimento complessivo di quasi 49 milioni, di cui 4 milioni garantiti da Regione Lombardia, 6 milioni dalla Provincia autonoma di Trento, circa 33 milioni dal fondo Comuni confinanti e altri contributi dalla Provincia di Brescia e dalla Comunità montana di Valle Sabbia».

Una delibera definita “strategica”,
a seguito della decisione, per la prima volta, di abbandonare la distribuzione “a pioggia” di questi fondi, a favore di progetti di interesse anche sovraprovinciale.

L’accordo consentirà di
finanziare il collegamento in galleria fra la Valvestino e il Trentino, ma permetterà anche miglioramenti viari nei Comuni di Bagolino e Idro.

La speranza dei valsabbini è che si possa finalmente dare il via ai lavori per un nuovo ponte di attraversamento all’uscita del lago, risolvendo così un nodo particolarmente ingarbugliato.

I fondi serviranno anche per nuovi interventi nell’area della Rocca d’Anfo e per «risolvere strutturalmente le modalità di regolazione del livello del Lago d'Idro tramite un'intesa con la Provincia autonoma di Trento, ponendo fine alle ripetute criticità nell'approvvigionamento idrico necessario per l'irrigazione delle aree agricole bresciane senza pregiudicare la migliore fruibilità turistica
del lago».

Significa permettere l’utilizzo dell’acqua contenuta nei bacini a monte dell’Eridio non quando serve l’energia elettrica, ma quando occorre irrigare i campi della Bassa.

Ottimi propositi. Vedremo.


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