L'ultimo saluto a Marco Pellizzari
di a.p.

In tanti ieri mattina hanno partecipato ai funerali del fornaio di Condino, morto improvvisamente nella pistoria di famiglia, con un trascorso da calciatore nelle formazioni locali


Tante persone hanno preso parte ieri mattina a Condino ai funerali di Marco Pellizzari. Aveva 64 anni ed era deceduto  colto da infarto mentre stava impastando pane alla bocca del forno di famiglia.

Ebbene, erano le 5,30 quando l’altra mattina dentro la pistoria di famiglia si è verificato il fatto. Un improvviso malore e poi l’immediato decesso. Assieme a Marco c’era il nipote Francesco ( figlio del gemello Franco), che lo affiancava nell’impastare, e Marina sorella dello scomparso. Oltre alla moglie Rosanna lascia anche tre figli: Camilla, Luca e Lorena.

Era una figura schiva non solo sul lavoro ma anche  quando militava tra le retrovie della Condinese calcio. Non era il solo in famiglia a tirare calci al pallone ma anche il gemello Franco e l’altro fratello Walter. Quest’ultimo però solo dopo aver abbandonato la bicicletta. Prima di loro a fare scuola e insegnamento in ambito sportivo era stato papà Giuseppe  che nel dopoguerra aveva indossato prima la maglia della Condinese e poi anche quella della Settaurense.

Un casato, che faceva capo ai compianti Giuseppe ed Emilia, ma comprendente otto figli di cui quattro donne.
Attorno all’altare oltre al reverendo arciprete don Vincenzo Lupoli anche due frati Cappuccini di cui  padre Giorgio Butterini, guardiano a Terzolas, che  di  Marco era poi  cugino. E’ toccato a lui ricordare il compianto in un’omelia pronunciata a braccio.

Poi è stata la volta di don Vincenzo che ha  sottolineato i tristi destini della famiglia Pellizzari che nel corso di questi ultimi due anni è stata contrassegnata da numerosi lutti. Quindi la bara portata dai coetanei è stata sistemata sul carro funebre per essere trasportata a Brescia per la cremazione.

151130_condino_funerali_pellizzari.jpg