Enzo Grassi, la volpe del casinò
di Aldo Pasquazzo
Lo storese che ha fatto fortuna e che ora vive sul Garda ha omaggiato i suoi coscritti con un libro autobiografico dove racconta dei suoi incontri e delle sue avventure
Il concittadino Enzo Grassi, ossequioso e sempre attendo ai dettagli, ha viaggiato e rischiato molto nella vita ma nel contempo ha avuto anche fortuna. Inizialmente quel gentlemen ha lavorato come cameriere, poi croupier e infine antiquario. Ora, dopo una vita trascorsa inizialmente in Svizzera, Germania e poi a Londra si è accasato sul Garda a due passi dal Vittoriale.
Ma per catalogare tutti quelli avvenimenti e avventure ha scelto di scrivere un libro titolato: "La Volpe del Casinò": 250 pagine, molto immagini ma soprattutto testimonianze dirette. Un volume bello da leggersi e poi magari da raccontare.
Dentro tanto colore, molti corteggiamenti ma sempre con donne che avevano più anni di lui. Una parte del libro riguardano le sue esperienze professionali ad iniziare dal praticantato a Madonna di Campiglio. Più avanti ancora episodi e sequenze che tanti avrebbero voluto vivere anche per un solo attimo.
Venerdì della scorsa settimana il popolare my friend si è ritrovato con i suoi coetanei per la cena di classe e così ai 75enni storesi ha omaggiato quel suo volume prodotto in tre mila copie.
Dove è andato e vissuto Enzo Grassi è sempre stato considerato una specie di Alain Delon. Elegante sia nel vestire che nel modo di fare ma sempre all'altezza della situazione.
La sua formazione scolastica in ambito alberghiero l'ha esercitata a Cavalese. Lo studio non lo attirava per niente e così ha convenuto che forse era il caso di doversi arrangiare. In qualche circostanza si è pure improvvisato cantante. Una cosa è certa: lui al tavolo verde non ha mai giocato. Il salto di qualità Grassi lo ha spiccato al Churchill's Night Club e con in tasca 500 sterline date al decano dei croupier che a sua volta, dopo averlo indottrinato per bene, gli ha ceduto il posto,
"Il mio mansionario all'interno del Casinò - scrive Grassi nel libro - comportava la disposizione dei giocatori sul tavolo verde. In quelle circostanze lo smoking era di rigore. Quasi ogni sera tra le belle signore che circondavano l'ambiente ce n'era sempre una che accettava l'occhiolino. Quelle donne, che già erano belle e importanti, le facevo sentire signore dal volto pulito e quasi sempre trovavano poi il modo per contraccambiare".
Grassi fa anche riferimento alla amata seconda moglie Chiara e al figlio Laurence avuto però nella precedente unione. Nella vita di Enzo Grassi ci sono stati anche dei comandamenti che sono dieci, tanti quanti quelli della vita di chiesa ma però con notevoli differenze.
Al primo posto "Una stretta di mano vale più di una firma posta sotto atto notarile", al secondo "I debiti vanno sempre onorati senza sconti" ma al terzo posto "Rispettare sempre la donna dell'amico, anche se i veri amici sono piuttosto rari".
Un'ultima annotazione. Lui è nato il giorno 17 febbraio del 1940 ma per scaramanzia i genitori lo avevano registrato il giorno dopo.