Stanotte lancette indietro di un'ora
di Redazione

Come di consueto l’ultima domenica di ottobre torna l’ora solare, e bisogna spostare le lancette dell’orologio indietro di un’ora

L’ultima domenica di ottobre segna il passaggio dall’ora legale a quella solare.  Così questo weekend, tra la notte di sabato 24 e domenica 25 ottobre occorrerà spostare le lancette dell’orologio indietro di un’ora.

Il cambio dell’ora è stato introdotto nel Regno Unito quasi 100 anni fa con il British Summer Time. Con l’avvicinarsi dell’estate e l’aumento delle ore di luce naturale, si è optato per lo spostamento delle lancette un’ora in avanti durante l’estate, per permettere così un notevole risparmio energetico sfruttando le ore di luce naturale.

Come il Regno Unito anche altri paesi europei hanno deciso di spostare in avanti le lancette dell’orologio di un’ora tra cui anche l’Italia. L’anno è diviso in due tranche orarie: da marzo a fine ottobre vige l’ora legale (introdotta per il risparmio energetico) che comporta giornate più lunghe con luce naturale, mentre da fine ottobre a marzo dell’anno seguente l’ora solare. Da domenica 25 ottobre 2015 quindi si avrà un’ora in meno di luce.

Secondo quanto rilevato da Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, durante il periodo di ora legale, iniziato il 29 marzo 2015, grazie proprio a quell’ora quotidiana di luce in più che ha portato a posticipare l’uso della luce artificiale, l’Italia ha risparmiato complessivamente 552,3 milioni di kilowattora (549,7 milioni di kWh il dato del 2014), un valore pari al consumo medio annuo di elettricità di circa 210 mila famiglie.

Nei mesi di aprile e ottobre si è registrato, come di consueto, il maggior risparmio di energia elettrica. Ciò è dovuto al fatto che questi due mesi hanno giornate più “corte” in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell’intero periodo. Spostando in avanti le lancette di un’ora, quindi, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi come luglio e agosto, invece, poiché le giornate sono già più lunghe rispetto ad aprile, l’effetto “ritardo” nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità.

In termini di costi, l’Italia ha risparmiato con l’ora legale 89,3 milioni di euro, considerando che per il cliente finale 1 kilowattora è costato, nel periodo in esame, in media 16,17 centesimi di euro al netto delle imposte. Nel dettaglio, a marzo si è avuto un risparmio di 16,2 milioni di kWh, ad aprile di 144,0 milioni di kWh, a maggio di 80,5 milioni di kWh, a giugno di 31,1 milioni di kWh, a luglio di 30,3 milioni di kWh, ad agosto di 31,9 milioni di kWh, a settembre di 70,6 milioni di kWh e a ottobre di 147,7 milioni di kWh.
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