Le donne e i Ribelli per Amore
di Ubaldo Vallini

Cittadini, rappresentanti d’arma, sindaci, insegnanti e studenti... Settant’anni dopo, i valori che furono della Resistenza accomunano le appartenenze a Barbaine di Livemmo, amena località della Pertica Alta


Quassù, ogni seconda domenica di ottobre, un folto gruppo di valsabbini e non solo salgono a rendere omaggio ai “Ribelli per Amore” della Brigata partigiana intitolata a Giacomo Perlasca.

Trentacinque cippi, posti uno accanto all’altro nel sacrario, ricordano chi di questi ragazzi ha perso la vita nella lotta della Resistenza.
Uno a uno, in questi settant’anni, sono andati via anche i loro compagni.

Ancora ci sono le donne, più giovani allora e mediamente più longeve, a ricordare testimoniando di prima persona quello che questi ragazzi hanno fatto: fuggire in montagna per spirito di ribellione, e per amore della libertà che in quel triste periodo storico scarseggiava.

Donne come “Madalì” Flocchini, nome di battaglia “Violetta”, che ha voluto ricordare la figura di Santa Dusi, che uno di quei ragazzi, il comandate Toni, al secolo Ennio Doregatti, se l’era poi sposato (pubblichiamo qui la sua testimonianza).

Donne che ad altre donne lasciano il testimone.

Significativo, l’anno scorso era stato Pierre, quest’anno è toccato a Valeria, la presenza di uno studente dell’Istituto superiore di Valle Sabbia, che di Perlasca porta il nome, a pronunciare il discorso ufficiale.

E’ il risultato della decisione presa negli anni scorsi dalle Fiamme Verdi e dagli amministratori valsabbini, di coinvolgere i giovani, perché giovani e senza tempo sono i valori di libertà, di solidarietà e di comunanza col mondo intero di cui furono portatori i resistenti.

Dopo la messa, celebrata da don Luciano Donatini, hanno preso la parola per un saluto istituzionale il presidente della Comunità montana di Valle Sabbia e sindaco di Pertica Alta Giovanmaria Flocchini, seguito da Roberto Tagliani a nome dell’Associazione Fiamme Verdi.

Come abbiamo detto, di Valeria Mattei, sedicenne di Provaglio Valsabbia e studentessa al Perlasca, è stato il discorso ufficiale (lo riprendiamo integralmente qui sotto), seguito da quello del consigliere regionale e presidente della Commissione Antimafia Gianantonio Girelli, membro del direttivo delle Fiamme Verdi, che nel ricordare come spetti a tutti quanti fare la propria parte perché la libertà così faticosamente conquistata possa davvero diventare un patrimonio comune dell’umanità, non ha potuto fare a meno di intervenire su una delle tante polemiche di questi giorni.

«Gli archivi storici della nostra provincia non sono chiusi, ma aperti e pronti a chi voglia mettersi di buona lena a studiare - ha affermato con con Rolando Anni al suo fianco -. Purchè venga fatto con l’onestà intellettuale di lavorare per la storia e non per coltivare pretestuose polemiche personalistiche».

Alfredo Bonomi, Presidente del Centro Studi “La brigata Giacomo Perlasca delle Fiamme Verdi e la resistenza bresciana” ha consegnato, a nome della Federazione Italiana Volontari della Libertà (Fivl), una targa di riconoscimento per le azioni partigiane svolte tra il 1943 e il 1945 a Maddalena Flocchini, la “Violetta” di cui riportiamo le appassionate parole pronunciate in ricordo dell’amica Santa.

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