«Motocaccia» a Vallio Terme
di Ubaldo Vallini

Scritta inquietante, quella apparsa ieri mattina, nel primo giorno di caccia, inchiodata ad una staccionata in quel di Vallio Terme



«Noi non andiamo in moto, ma voi non andate a caccia». Motociclisti contro cacciatori… e viceversa, sulle montagne di Vallio Terme, dove ieri, primo giorno di caccia, è apparso inquietante un cartello scritto a mano.

Il foglio inchiodato su una staccionata avvisa i cacciatori della zona a stare molto attenti: «se non volete rimanere senza cani nelle località “La Rocca”, “Barcol”, “Crociale dei Lupi” e tutta la zona di “Ere”».

Ignoti, sembrerebbe opera di non meglio precisati motociclisti, minacciano pesantemente: «Tutta la zona è stata avvelenata con bocconi al cianuro» scrivono. E aggiungono: «Ci dispiace per i cani, ma i vigliacchi come voi lo meritano: noi non andiamo in moto, ma voi non andate a caccia».

I seguaci di Diana della zona, per il momento, non lamentano perdite dovute a bocconi avvelenati fra i loro segugi, sperano che si tratti di una minaccia senza conseguenze reali, ma sono piuttosto spaventati per la sorte che potrebbero dover sopportare i loro fidi compagni d’avventura che spesso hanno anche un elevato valore economico, oltre che affettivo.

Il sindaco di Vallio Terme, Floriano Massardi, ieri pomeriggio non ha usato mezze parole: «Gli imbecilli non mancano mai» ha detto, auspicando che la minaccia di posizionare esche avvelenate non sia stata messa in pratica per davvero.

Proprio lui e la sua Amministrazione, ovviamente senza volerlo, potrebbero aver dato il via a questa sorta di “guerra”, quando hanno chiesto alla polizia Locale, coadiuvata dalle Guardie Ecologiche volontarie della Valsabbia, di far rispettare una vecchia ordinanza che vieta la pratica del motocross sulle strade del territorio comunale non espressamente adibite a tale disciplina.

Una decisione motivata dalle lamentele dei concittadini e dalle condizioni di alcuni sentieri resi inagibili dal continuo transito delle due ruote.
Erano seguiti controlli lungo i sentieri e in qualche caso gli agenti si erano spinti fino al fermo amministrativo dei mezzi.

150920_Motocaccia.jpg