Quaranta volte a San Bernardo
di val.

Il tempo uggioso non ha fermato gli Alpini, che per la quarantesima volta si sono riuniti a San Bernardo, sulle montagne di Bione, per la loro grande festa



Per l'occasione anche la prima apparizione in pubblico di Michele Zanoni nel ruolo di capogruppo degli Alpini bionesi, che un poco emozionato ha pronunciato il discorso che vi riportiamo integralmente qui sotto.

Nonostante la pioggerellina avesse salutato quanti sono saliti fino a San Bernardo per i discorsi e per la messa celebrata da don Aurelio, massiccia la presenza alla tradizionale festa alpina bionese.

Fra le autorità presenti hanno preso la parola il sindaco Franco Zanotti, grato agli Alpini perchè non mancano mai occasione per rappresentare con orgoglio tutta la popolazione di Bione.

Il presidente della Comunità montana Giovanmaria Flocchini che ha parlato del fondamentale apporto degli Alpini alla gestione del territoiro, soprattutto in questi tempi difficili per le amministrazioni.

Il vicepresidente della Monte Suello, Flavio Lombardi, per la prima volta a San Bernardo, ha polemizzato con quanti ritengono grave la presenza della parola "armi" nella preghiera dell'Alpino: «Le armi di cui parliamo e con le quali noi Alpini preghiamo sono le nostre braccia, quelle stesse che utilizziamo senza sosta per il bene comune e qualcuno non l'ha ancora capito.
Ci definiscono guerrafondai perchè abbiamo voluto ricordare, ricorrendo l'inizio della Grande Guerra, gli uomini caduti per rendere migliore il nostro Paese.
Capisco che è fuori moda parlare di "senso del dovere" quando ormai si parla solo di diritti, ma prendersela con noi è davvero troppo».

Ha chiuso gli interventi l'avvocato Domenico Lombardi, ricordando la figura di Cesare Battisti ed il suo sacrificio per la Patria.

Ottimo il tradizionale rancio con spiedo al rifugio, sul piano di Lo, per la conclusione in festa della manifestazione.

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Ecco il discorso del neo capogruppo bionese:

Buongiorno a tutti

Rivolgo un doveroso saluto a tutte le autorità civili e militari presenti, ringrazio i guppi alpini, rappresentati dai gagliardetti e le consorelle associazioni d'Arma che ci onorano della loro presenza, rendendo più bella la nostra manifetazione.

Come potete notare, quest'anno, il direttivo del gruppo alpini di Bione ha voluto eleggermi come nuovo capogruppo. Ringrazio per la fiducia accordatami e cercherò di  fare il possibile per essere all'altezza dell'incarico affidatomi.
Sicuramente la mancanza di esperienza mi porterà a fare degli errori, ma vi garantisco che ogni cosa, sarà fatta con le migliori intenzioni, come lo spirito alpino richiede.

Già qualcosa di positivo per il paese quest'anno è stato fatto:
Ci  siamo impegnati con l'aiuto anche del sindaco Franco Zanotti, ad organizzare  turni al rifugio per poterlo tenere aperto tutte le domeniche, o quasi, dando  la possibilità a chi è di passaggio, di poterne usufruire offendo un  servizio di  ristoro  aperto a tutti.

Sono state coinvolte molte persone, sopratutto ragazzi di Bione che si sono dati da fare per mantenere con turni settimanali
l'apertura del rifugio, non badando solo al guadagno fine a se stesso, ma seguendo lo spirito dei padri fondatori.
Abbiamo avuto gruppi famigliari e compagnie di amici.
Abbiamo ospitato e servito diverse centinaia di ragazzi con grest e oratori.

Un grande impegno e stato speso anche per la festa di San Vigilio e la chiusura del Palio delle contrade.
E qui voglio ringraziare tutte le donne e le ragazze che ci hanno dato una mano, sia per la pulizia del rifugio che per la    preparazione di casoncelli, spiedi e tutti i preparativi necessari alla buona riuscita
Ringrazio quegli alpini del gruppo, che hanno lavorato per seguire le varie manifestazioni svolte durante tutto l'anno.

Un ringraziamento va anche a coloro che non sono presenti, perchè in questo momento si stanno impegnando per la buona riuscita della festa.
Penso sia doveroso rivolgere un pensiero ai tanti soci che oggi non ci sono più.
Un ricordo particolare va a due nostri Alpini, ex combattenti, che quest'anno sono andati avanti.
Marconi Pietro Jelico e Àmolini Augusto Faustino.

Quest'anno, ricorre il centenario dell'inizio della Grande Guerra, in cui molti giovani anche bionesi, sono stati costretti a combattere nelle trincee e a pagare, anche con la propria vita una battaglia non voluta.
I nomi dei nostri compaesani che non sono tornati, sono scritti sulle lapidi qui nel Parco delle Rimembranze.
A loro rivolgiamo un pensiero grato e riconoscente perchè con il loro sacrificio ci hanno donato la libertà.

Prima di terminare, mi è doveroso ricordare un grande amico e benefattore del nostro gruppo che quest'anno è andato avanti:
Giori Enci
Tutto il gruppo è vicino ai famigliari con stima e affetto.

Chiudo, levando un pensiero di solidarietà, verso coloro che ancora oggi soffrono situazioni di guerra, augurando che torni presto la pace, in quelle terre dove purtroppo manca il senso di solidarietà e di amicizia, ma trionfa l'odio.
Grazie al dovere compiuto dai nostri padri, noi siamo persone fortunate perche possiamo gridare viva l'Italia e viva gli Alpini.

Michele Zanoni


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