A pesca di emozioni al lago Vaia
di Elio Vinati

Un appuntamento irrinunciabile ormai da anni nella mia agenda di pescatore è almeno un uscita al lago Vaia


Questo splendido lago naturale è situato all'interno del meraviglioso scenario del monte Maniva, crocevia delle tre valli bresciane.
Lasciata l'auto presso la "grapa de vaia" mi avvio lungo la comoda mulattiera armato della mia inseparabile canna da spinning di 2,40m. Mi soffermo estasiato ad ammirare il magnifico paesaggio alpino, in cui il lago primeggia come principale protagonista.

L'accoglienza del gestore (Ezio, vedi articolo "le big e il bagoss del laghet del meghet") è sempre gentile e calorosa.
Dopo un rapido sguardo alla ricerca dello spot più promettente entro subito in azione.

Nel lago sono presenti tutte le specie di salmonidi più pregiate: fario, iridee, lacustri e soprattutto marmorate di ottima taglia.
Ed è proprio quest'ultima che per prima afferra con decisione il minnow dalla livrea color fario, che avevo pensato e innescato specificatamente per questa tipologia di preda.

Il combattimento è impegnativo, emozionante e non privo di difficoltà, ma alla fine finisce dritta nel mio guadino.
Tra una trota e l'altra mi godo un buon pranzo al sacco immerso nel relax più assoluto.
La giornata è splendida e tanti hanno fatto la mia stessa scelta: le sponde sono affollate di pescatori e anche di famiglie con bambini alla ricerca della loro prima "Big trota".

Sicuramente tornerò, perchè le megamarmorate e le furiose fario ispirano la ricerca e la sperimentazione della tecnica migliore e più efficace per catturarle.
Oggi ho scelto lo spinning, ma altre volte ho pescato a mosca (secca, sommersa o streamer) ma anche con esche naturali (a bombarda o con il classico galleggiante).
Ogni tecnica al Vaia può rivelarsi vincente...

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