Rassegna di bande a Castel Condino
di Aldo Pasquazzo

Segnata dal maltempo, la manifestazione giudicarese del Concertone delle Bande, si è svolta senza scossoni e fra molti applausi



La marcia Giudicarie è e resta uno dei pezzi che da sempre contrassegnano il Concertone delle bande del Chiese.
La partitura, che risale quasi a mezzo secolo fa, l’aveva scritta e musicata (quando il concertone era unico non come adesso diviso fra Chiese e Busa di Tione e Rendena) il compianto maestro condinese Guido Dapreda ancor prima che si iniziasse a parlare di comprensori e comunità di valle.

Ebbene, da allora non c’è rassegna – compresa quella di ieri a Castel Condino – dove quel prestigioso Inno non abbia ad essere riproposto.
Stavolta le condizioni meteo non erano delle migliori e quindi il tutto si è svolto all’interno della struttura municipale e non esternamente, come doveva essere.

Sette le realtà bandistiche presenti che dopo le singole esibizioni (due per banda) hanno dato vita al concerto d’assieme la cui direzione è toccata di diritto al maestro di casa, Paolo Filosi.

«Come rappresentante del comune di Storo – ha detto dal palco la vice presidente del Consiglio comunale Ersilia Ghezzi che si è presa anche degli applausi – devo riconoscere che tale manifestazione non solo diffonde buona musica, ma dà prestigio alla stessa gente, ai tanti bandisti presenti e anche a noi rappresentanti istituzionali. Dirò di più. Le realtà strumentali di cui stiamo parlando costituiscono anche una risorsa che, a mio modo di vedere, merita di essere sostenuta e portata avanti».

Alla rassegna 2015 hanno partecipato le formazioni musicali di Storo, Condino, Cimego, Pieve di Bono, Praso, Roncone e naturalmente Castello, per un ammontare complessivo di quasi 360 strumentisti.

«Da quando il Concertone è nato, Castello ha avuto l’onore di ospitarlo una prima volta nel 1958, una seconda dieci anni dopo, nel 1968, ed una terza ed ultima nel 1984» ha ricordato Stefano Bagozzi, sindaco di Castello e presidente della locale banda San Giorgio.

A qualificare ulteriormente la rassegna di ieri
(ridimensionata dal maltempo) c’era il jazzista livornese Tino Tracanna, che si è esibito quando a suonare erano gli amici di Castello.


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