Alunni speleologi
di Angelo Mora

Mercoledì 6 maggio gli alunni delle classi terze della scuola primaria “Don Lorenzo Milani” di Prevalle si sono calati nel profondo delle stanze che costituiscono l'imponente grotta naturale Buco del Frate


Equipaggiati da veri speleologi, con i caschetti forniti dal locale Gruppo di Protezione Civile che ha provveduto all'illuminazione e alla messa in sicurezza del percorso, hanno cautamente disceso la Sala dello Sdrucciolo.

Ad attenderli subito sotto il primo gradino di roccia c'era nientemeno che uno degli storici scopritori dei reperti ossei rinvenuti negli anni cinquanta e che ora fanno bella mostra di sé presso il Museo di Gavardo, il sig. Cecco Maioli. Alla rispettabile età di 87 anni ha voluto essere presente per testimoniare e trasmettere la sua esperienza ai giovani studenti.

Solo la settimana precedente gli alunni
avevano partecipato ad una lezione propedeutica a cui era presente anche un altro storico fondatore del Gruppo Grotte Gavardo e scopritore del primo cranio di Ursus Spelaeus, il novantacinquenne maestro Piero Simoni.

Giunti sul fondo della Sala dello Sdrucciolo, sostando con i piedi proprio sul luogo dei famosi ritrovamenti, gli alunni hanno assistito stupefatti alla dimostrazione dell'uso del fanale ad acetilene magistralmente condotta dall'esperto Angelo Lando.

Superato poi il sottopasso e giunti nella Sala delle Balze, i bambini ne hanno potuto ammirare l'ampiezza e sperimentarne l'acustica, proprio nel punto in cui il coro “La Fornasina” di Prevalle aveva effettuato la prima registrazione solo la domenica antecedente.

La risalita, assistita meticolosamente dai volontari della Protezione Civile, ha portato i gruppi di esploratori nella soprastante Sala del Guano, dove i primi arrivati hanno potuto intravedere un paio di svolazzanti pipistrelli.

Grande l'entusiasmo e la soddisfazione dei giovani esploratori all'uscita dalla grotta. Un’esperienza unica, che si ripete oramai ogni anno da cinque anni per gli alunni delle classi terze, i quali completano così la loro formazione storica scoprendo tracce della Preistoria proprio nel loro territorio.

L'esperienza, che contribuisce anche a formare una consapevolezza del valore del proprio ambiente, è resa possibile dall'indispensabile apporto del Gruppo Alpini e dalla squadra di Protezione Civile coordinata da Vincenzo Ondei, dal supporto dei Volontari Vigilanza Scolastica e dalla Polizia locale di Prevalle che garantiscono la sicurezza lungo il percorso.

In foto:
. Alunni dentro la Grotta del guano
. Angelo Lando dimostra la lampada ad acetilene
. Lo storico esploratore Cecco Maioli a 87 anni in grotta
. In marcia verso il Buco del Frate

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