07 Maggio 2015, 16.13
Valsabbia Garda Valtenesi
Scuola

C'è chi dice sì

Settimana lunga o corta? Dopo aver accolto l'opinione di chi vorrebbe mantenere il sabato scolastico, ecco anche quella di chi invece vedrebbe di buon occhio l'orario sui 5 giorni


La lettera, oltre cha a Vallesabbianews e agli altri giornali, è stata inviata anche al presidente della Provincia di Brescia, al provveditore agli Studi di Brescia, alla dirigente scolastica del Liceo Fermi di Salò, al presidente del Consiglio d'istituto del Liceo Fermi di Salò, al presidente del comitato genitori del Liceo Fermi di Salò e al presidente del Comitato studentesco del Liceo Fermi di Salò.

«Siamo un gruppo di genitori composto da alcune famiglie che hanno già i figli che frequentano il liceo Fermi di Salò (e che come tali non hanno mai provato la settimana corta, ma comunque sono favorevoli a questa possibilità) ed altre che hanno i figli che  a settembre frequenteranno questa scuola .

I nostri figli hanno sempre fatto la settimana corta, sia alla scuola primaria che alla scuola secondaria di primo grado.
Sono sempre riusciti ad organizzare le loro attività scolastiche ed extrascolastiche e ci siamo resi conto  che, per loro, staccare due giorni e mezzo dalla scuola è un vero toccasana.

Siamo consapevoli che al liceo il carico di compiti e di studio da organizzare a casa non potrà certo essere paragonato a quello della scuola media, ma pensiamo anche che, per loro, se si sapranno organizzare, sarà bello poter  finire la scuola il venerdì alle 13.00 o alle 14.00  e riprendere il lunedì.

Per chi frequenta il liceo fino al sabato non c'è certo molto tempo libero
; i ragazzi arrivano il sabato pomeriggio stanchi ed hanno bisogno di riposare ma la domenica devono passarla interamente sui libri e non riescono a stare con la famiglia o con gli amici .

Non pensiamo che i nostri figli siano diversi dagli altri ragazzi europei che, invece, convivono benissimo con la settimana corta a scuola da anni.

Lasciando perdere la questione economica dei risparmi (che comunque di questi tempi non va trascurata) pensiamo, invece, al fatto che nel nostro liceo per i primi due anni (per molti indirizzi)  i ragazzi frequentano la scuola 27 ore alla settimana uscendo 3 giorni alle 12.00  e gli altri 3 giorni alle 13.00.
Dovrebbero dunque venire a scuola, con la settimana corta, due giorni fino alle 14.00 e 3 giorni fino alle 13.00.

Certo si renderà necessaria una collaborazione con la scuola in modo che vengano suddivise bene le materie nell'arco della settimana, magari conservando le più "leggere" per gli ultimi giorni della settimana o per le ultime ore della giornata.

Ma perché partire subito in quarta dicendo NO?

Perché tutto ciò che è nuovo ci spaventa e ci preoccupa?

Invece di farci influenzare dagli insegnanti, che dicono ai ragazzi che non possono farcela, abbiamo provato a chiedere la loro collaborazione e ad interpellare i nostri ragazzi chiedendo loro che ne pensano veramente della settimana corta?

Abbiamo letto sul sito del Liceo che i ragazzi una soluzione l'avrebbero già trovata: non più di 3 interrogazioni e 3 verifiche alla settimana in modo da riuscire ad organizzare la loro attività di studio conciliandola con gli impegni sportivi, musicali o altre attività.

Lasciamo provare loro questa nuova esperienza, lasciamo provare loro ad essere uguali a tutti  i ragazzi europei o ad altri ragazzi lombardi (perché in altre province lombarde la settimana corta è già partita e con successo!!!!!) e vediamo come va, prima di dire sempre e comunque no a prescindere da ogni motivazione .

Perché come dice John Maynard Keynes "la difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire da quelle vecchie" .

In rappresentanza dei genitori favorevoli alla settimana corta

Stefania Signori - Mauro Trevisani -Priscilla Perini -Pietro Marco Lombardo - Emiliana Ravera- Alessandro Brando -Cristina Bonomi - Luciano Fusato -Laura Farina- Chiara Carzeri - Dalmazio Chiarini - Francesca Bertazzi- Roberto Silvestrelli - Cinzia Rossi -Ferrari Davide - Mauro Bazzani -Gioia Bettina -Francis Abedi -Georgina Lotaney - Nica Ragnoli - Gianfranco Lucania - Ugo Rossetti - Mariarosa Corea - Riccardo Scagliari - Roberta Torrazzina- Lussignoli Dario -Michela Zangiacomi - Paolo Bertuetti- Silvia Dallabona - Andrea Salvetti - Paola Brunori - Mery Don - Bonomi Stefania - Domenico Poinelli - Giovanna Castegnero - Giovanni Ghidini - Alessandra Dainesi - Antonella Franceschi - Fabio Merici - Alessandro Folli - Luisa Del Bon - Barbara Gaspari - Andreas Fortsch - Alessio Drovandi - Alessandro Fattori - Fabiano Zabbeni - Pierangela Pavoni - Maria Roberta Rivadossi - Emilano Guerra - Brunella Vetturi - Gabriele Grandi - Simona Tela - Giancarlo Manovali - Sergio Cavagnini -Elena Manovali - Maria Cavagnini- Sergio Zanini -Paola Usardi -Laura Baccolo -Maurizio Giancomini - Bruno Gabardini -Andreia Silveira Feijo- Simone Soncina - Yvonne Catapiani - Eva Vitale - Paolo Osti - Cristina Moro - Virginie Morin- Manuela Comunello- Giuliano Grossi - Roberta Finardi - Roberta Morini -Monica Menapace - Lars Girardi -Luca Duthion Di Natale - Daniela Messa -Monica Girelli -  Davide Pelizzari - Davide Vetturi -Alberto Messina.

   


Commenti:
ID57745 - 07/05/2015 17:25:32 - (Patrick23) - Però...

Parlo da studente, se le cose potessero veramente essere come un altri stati UE, con strutture adeguate alle esigenze la cosa, forse non sarebbe neanche male, ma considerando che ciò non esiste e soprattutto guardando alle diverse zone di provenienza degli studenti( vedi alta valle) anche poche ore giornaliere in più si rivelerebbero pesanti per il rientro a casa; inoltre non tutte le Scuole sono uguali e con esse il monte ore...non dico No per partito preso ma perché ci son motivazioni valide fra cui il fatto che la stanchezza e la concentrazione dopo 6/7 ore di lezione variano in modo inversamente proporzionale...

ID57746 - 07/05/2015 17:41:17 - (bob63) - x Patrick

E indiscutibile che il progetto deve essere accompagnato da un ottimo progetto di trasporto adeguato alle esigenze dei ragazzi, la difficolta' si accentuerebbe nel caso di anarchia campanilista dove ogni scuola decide gli orari da se', pero' come gia detto devono essere i ragazzi a decidere in maniera autonoma senza lasciarsi influenzare dal fronte del no a priori come spesso (l'altro ieri) capita nelle scuole, quanto alla concentrazione delle ore di riposo, sta a voi decidere se e' meglio riposare un po' di piu' al giorno ( un ora ) oppure riposare un giorno intero.

ID57750 - 07/05/2015 21:45:16 - (Leretico) - Un'obiezione

Seguendo il ragionamento di questa lettera sembra di capire che restando a casa il sabato e la domenica i ragazzi potrebbero risposarsi, cosa che non riescono a fare andando anche il sabato. Ma che dire allora della fatica notevolmente superiore negli altri giorni della settimana? Perché questo aspetto non è stato considerato? Ho l'impressione che dietro le richieste di questi genitori non ci sia un vero interesse per i figli studenti ma piuttosto un desiderio diverso non dichiarato: organizzare meglio la propria vita familiare avendo tempo per weekend fuori porta o altro. Desiderio legittimo, ci mancherebbe, ma forse non superiore ad altri interessi altrettanto legittimi di oragnizzare la vita della comunità. L'interesse principale dei ragazzi penso sia quello di studiare e di avere dei luoghi adatti per farlo, meno importante quello di accontentare i desideri organizzativi dei genitori.

ID57751 - 07/05/2015 21:48:39 - (Leretico) - continua

Che dire poi dell'appello ad accettare il nuovo? Devo dire che suona un po' patetico. Non sempre il nuovo è meglio del vecchio, dipende se migliora effettivamente le cose e non solo per qualcuno, ma per tutti. Anche il debito formativo sembrava meglio degli esami di riparazione, ma nonostante fosse il nuovo che avanzava è stato un fallimento.

ID57755 - 07/05/2015 22:46:57 - (ZEFIRINO) -

DIFFICOLTA' PER I TRASPORTI (VEDI BAGOLINO)STRUTTURA DELLA SCUOLA VECCHIA

ID57756 - 08/05/2015 08:26:29 - (stefano1511) - abbasso la scuola

quello che mi fa più rabbia è il fatto che tutto è nato da uno o più politici bresciani che togliendo un giorno di scuola vogliono risparmiare soldi per........ma allora perchè non fare andare a scuola gli studenti fino a mezzogiorno così spengono prima il riscaldamento il risparmio è maggiore e gli studenti meno affaticati....semplice no...

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09/05/2015 07:27

La maggioranza dice No Buonasera, mi permetto rispondere brevemente alla lettera da voi pubblicata nei giorni scorsi in merito alla settimana corta al liceo Fermi

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Il Classico a Salò? Teniamocelo! Non si placa la sete di formazione umanistica per la Valle Sabbia e per il Garda che gravitano attorno alla sede del salodiano Liceo Fermi.

29/03/2015 07:37

Quella settimana corta Egr. Direttore, Le trasmetto una lettera che Le chiedo di pubblicare in merito ad un tema parecchio dibattuto in questi giorni: la eventualità di introdurre la settimana corta nelle scuole superiori bresciane a partire dal prossimo anno scolastico

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