Litiga col fidanzato e l'accoltella
di Salvo Mabini

Il violento episodio è avvenuto nella tarda serata di domenica a Padenghe sul Garda, in un appartamento del residence "Le Balze"



I militari della Compagnia di Salò hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Brescia una donna moldava di 33 anni che domenica sera si è resa responsabile di lesioni aggravate a danno di un giovane connazionale di 30 anni, suo fidanzato.

L’episodio è avvenuto nella tarda serata di ieri a Padenghe sul Garda.
I due erano in compagnia di un amico bulgaro e stavano cenando quando, all'improvviso, complice anche l’abuso di alcol (vino, whisky…) i due hanno incominciato a litigare e dalle parole pesanti sono passati alle mani.

Il litigio è degenerato quando la donna ha afferrato un coltello ed ha colpito due volte l’uomo.
La prima coltellata, più lieve, dietro la schiena. La seconda più profonda all’altezza del rene.
L’uomo immediatamente si è accasciato a terra perdendo molto sangue, l’amico bulgaro presente, spaventato, ha chiamato i vicini ed il 118.

La prima pattuglia intervenuta, un equipaggio della Radiomobile di Salò
, ha subito intuito la gravità del fatto ed ha messo in sicurezza la scena dell’evento, identificando e sentendo i testimoni (tra cui alcuni vicini che avevano chiaramente distinto le urla del litigio tra i due).
Sul posto è poi giunta  anche la squadra rilievi ed il  Comandante della Stazione di Manerba, del Nor e della Compagnia unitamente al PM di turno Sos. Proc. Dott. Cassiani.

Il ferito intanto veniva trasportato all’ospedale civile di Desenzano dove veniva medicato e ricoverato in chirurgia in osservazione, con una prognosi di 20 giorni s.c. (in particolare ha subito una lesione critica tra rene e milza).

La dinamica è stata quindi chiarita dal magistrato e dai militari nel corso della notte.
Pare che tra i due fidanzati i rapporti fossero diventati più tesi dallo scorso dicembre a causa di gelosie.

La 33enne  moldava è stata trovata ancora in casa
e, nel corso della perquisizione veniva rinvenuto il coltello usato per l’aggressione, ancora sporco di sangue e adagiato nel lavello del bagno.
La stessa dopo gli accertamenti di rito e l’interrogatorio effettuato alla presenza del legale di fiducia è stata deferita in stato di libertà per lesioni personali aggravate.

La donna lavorare part time per una ditta di pulizie, mentre l’uomo è disoccupato e dimorerebbe stabilmente a Verona con l’amico bulgaro, quello presente ai fatti
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