Expo di Valle Sabbia
di Cesare Fumana

Taglio del nastro nella mattinata del Primo Maggio per la 59esima edizione della Fiera di Gavardo e Valle Sabbia. Poche le autorità presenti per la concomitanza dell’inaugurazione dell’esposizione universale a Milano
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“Dichiaro aperta la 59esima Fiera di Gavardo e Valle Sabbia”. Dopo l’annuncio di Bruno Braga, presidente di Gavardo Servizi, seguito al taglio del nastro delle autorità sulle note dell’inno nazionale, si sono aperti ufficialmente i cancelli della fiera che terrà banco presso i padiglioni del centro sportivo gavardese per tutto il fine settimana.

Anche quest’anno sono numerosi gli stand presenti alla campionaria di Gavardo: 130 espositori per i quali la fiera risulta essere un’importante vetrina. C’è il meglio della produzione valsabbina ma non solo: tante le proposte per il risparmio energetico, soluzioni e tecnologia per la casa, arredamento, ecc. a cui si aggiungono i banchi di produttori locali e di Campagna amica di Coldiretti.

Un padiglione è dedicato ai Comuni e alle realtà culturali valsabbine, promosso dalla Comunità montana e dal Gal GardaValsabbia. Ma la fiera non si esaurisce nei padiglioni del centro sportivo: viale Orsolina Avanza è disseminato di bancarelle fino a piazza Aldo Moro, dove da più di una settimana sono presenti le giostre del luna park.

La cerimonia inaugurale è iniziata alle 10 nella sala consiliare del municipio, dove il sindaco di Gavardo Emanuele Vezzola ha accolto gli ospiti. La concomitanza dell’inaugurazione a Milano di Expo 2015 non ha permesso a molti politici locali di essere presenti. Erano presenti il presidente della Comunità montana Giovanmaria Flocchini, il vice presidente provinciale Alessandro Mattinzoli, il consigliere regionale Fabio Rolfi. Pochi i sindaci valsabbini presenti: Villanuova, Paitone, Muscoline, Vestone e Vallio Terme.

E il tema di Expo è rimbalzato nei discorsi delle autorità, concordi nel sottolineare la grande occasione offerta dall’esposizione universale milanese sia per il nostro Paese, sia per Brescia e la sua provincia, che ha predisposto diverse iniziative per attrarre i turisti in arrivo a Milano.
“L’Expo – secondo Rolfi – ha già rappresentato un’occasione di lavoro per molte aziende: è noto che “L’albero della vita”, simbolo di Expo, è stato completamente progettato e costruito a Brescia. La Fiera di Gavardo e Vallesabbia è la nostra Expo”. Per Mattinzoli la fiera rappresenta la risposta del mondo dell’impresa alla crisi: “Una crisi che non è finita e che causa ancora difficoltà alle persone, ma che va affrontata mettendo insieme le risorse disponibili con un lavoro di squadra fra pubblico e privato”. Il tema del lavoro in crisi, nella giornata del Primo Maggio, è stato al centro anche dell’intervento del presidente Flocchini, che ha però assicurato l’impegno delle amministrazioni pubbliche nel progettare il futuro della valle, con progetti come la cablatura in fibra ottica e una nuova pubblica illuminazione a risparmio energetico, e rivolgendosi a Rolfi, chiedendo il supporto della Regione per nuove strumentazioni per l’ospedale di Gavardo e per la prosecuzione della strada di fondovalle.

Il sindaco Vezzola, dopo aver iniziato il suo discorso con un’autodifesa in merito alla condanna della Corte dei Conti sul caso dell’ex comandate della Polizia locale Cittadini (di cui riferiamo a parte),  ha fatto anche lui un parallelo con Expo. Ha ringraziato gli operatori economici per aver aderito numerosi anche quest’anno alla fiera, e per aver il loro impegno nel creare lavoro per i giovani.

Terminati i discorsi, il corteo accompagnato dalle bande di Gavardo e Sopraponte si è portato alla fiera per il taglio del nastro.

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