Battesimo... in acqua
di Laura

Dal battesimo alla vita spirituale di una neonata a quello in acqua di un gruppetto di bimbi speciali. Ovvero, quando la festa diventa occasione di solidarietà



Tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo partendo dalle piccole cose della vita, con un atteggiamento di benevolenza e comprensione e soprattutto di sforzo attivo e gratuito, per venire incontro alle esigenze e ai disagi di qualcuno che ha bisogno di noi.

La bomboniera nasce come piccolo e solitamente prezioso contenitore di dolci, donato con funzione augurale e a volte con valenza di portafortuna.
Nel XVIII secolo inizia ad essere strettamente associata all’evento matrimoniale, mentre oggi viene utilizzata in occasione di diversi eventi importanti della vita (non solo matrimonio, ma anche battesimi, comunioni, cresime, anniversari, lauree…).
 
Il suo significato oggi è duplice: da un lato la bomboniera è un souvenir, donato agli invitati come ricordo della giornata trascorsa e dell’evento vissuto insieme; dall’altro, è un ringraziamento agli invitati stessi, per la loro presenza e i loro doni.

Ma questo piccolo oggetto può avere un ulteriore, importante valore aggiunto
: può avere un significato solidale ed essere un aiuto concreto per associazioni ed enti che, anche tramite questi contributi, possono svolgere la propria attività e attivare nuovi progetti.
In questo modo, il battesimo, il matrimonio, e le altre occasioni importanti della nostra vita, possono assumere un significato  più profondo e benevolo.
 
Scegliere le bomboniere solidali rappresenta un atto di sensibilità, di attenzione e di responsabilità, grazie al contributo a favore di associazioni o enti impegnati in attività utili alla collettività.
Donare le bomboniere solidali rappresenta il desiderio di condividere questa scelta, consente di informare i propri amici e parenti in merito a tematiche di importanza sociale e di sensibilizzarli su questi temi.
 
E’ capitato che una famiglia di Roè Volciano abbia sposato l’idea della bomboniera solidale per il battesimo della propria figliola Alice e abbia destinato l’importo all’associazione Co.s.mi.d, associazione che si occupa di inserire,integrare e sostenere i minori disabili nel mondo dello sport.
Grazie al contributo di questa famiglia e alla sensibilità della Fondazione Fulvio Cimarolli che ha anch’essa partecipato con un’elargizione, il Cosmid ha potuto attivare il progetto di acquaticità che prevede un percorso propedeutico per bambini e ragazzi con disabilità cognitive importanti, della durata di tre mesi, a cui stanno già partecipando 6 bambini del territorio valsabbino e gardesano, per poi accedere il prossimo autunno, al programma di terapia multi sistemica in acqua.
 
Questi gesti concreti di solidarietà evidenziano che c’è ancora voglia di partecipare e aiutare chi è in difficoltà, e, in senso più ampio, significa sentire un legame affettivo altruistico che ci unisce ai nostri simili.
Se venisse a mancare questo spirito solidale, ognuno rimarrebbe chiuso nel proprio egoismo e non sarebbe possibile alcuna convivenza.
 
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