Fiera di Passione
di Aldo Pasquazzo

Un centinaio le bancarelle che ieri a Storo hanno contrassegnato la tradizionale «Fiera di Passione». Stiamo parlando del mercato primaverile che precede di due settimane la Pasqua


La denominazione Fiera di Passione coincide sia con il periodo in cui la si fa ma nel contempo anche perché rispetto all’altra fiera novembrina riscontra solitamente meno bancarelle e meno gente.
Contrariamente ad altre volte ad essere esclusa dai punti vendita è stata via Roma dove tra l’altro sono in corso lavori ad uno di quelli edifici.
Comunque per coloro che nel giorno di mercato intendeva pranzare con più porzioni di trippa da Romedio a Cà Rossa lo poteva fare.

Una ventina in meno le bancarelle, rispetto all'edizione novembrina dei Santi.
«Circa la metà degli ambulanti erano cinesi, che negli anni hanno soppiantato i colleghi nord africani» fa sapere Ermenegildo Giovanelli agente del corpo di polizia locale.

Una delle bancarelle prese d’assalto dalla gente è stata quella dove si vendevano formaggi: «Dai Riccadonna – conferma un utente - io sono solito acquistare prodotti nostrani».

Inizialmente la giornata non sembrava portata al bello.
Poi invece verso le 11 è arriva una momentanea porzione di sole che conseguentemente ha coinciso con l’arrivo di altra gente ancora.

La signora Armani, originaria di Agrone, ma con a casa a Pra di Bondo, era alle prese su più banacarelle.
Con quel suo tocco di eleganza sa sempre indirizzare sguardi e attenzioni su mercanzie che fanno un po’ la differenza: «Alle due fiere di Storo – confida - ci vengo sempre perché ogni volta alla fine trovo qualcosa che mi interessa».

Poco più in la invece c’è un’altra signora alle prese con degli abitini per neo nati, ma rigorosamente creati in fresco lana dalle parti di Reggio Emilia: «E’ un capo bellino, che peraltro tanto desideravo, da destinare al mio nipotino Florian. A volte anche sulle bancarelle si trovano indumenti che non hanno nulla da invidiare a quelli griffati».

C’era anche chi cercava inutilmente macchine o attrezzature agricole: probabilmente la coincidenza con la fiera di San Giuseppe, aveva indirizzato in città quanti da queste parti erano soliti a novembre esporre quel genere di mercanzia.

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