Dote lavoro comunale, esempio di buona politica
di Cesare Fumana

Il progetto messo in atto dall’amministrazione comunale di Roè Volciano ha coinvolto 45 disoccupati, con una consulenza del Social Work per la riqualificazione professionale, attivando tirocini in azienda e corsi di formazione, facendo da apripista a un progetto per l’intera Valsabbia


Un’esperienza positiva quella della Dote lavoro comunale, attivata dall’Amministrazione comunale di Roè Volciano nel 2013 a seguito di una donazione di 25 mila euro di un privato cittadino al Comune per finalità sociali.

L’Amministrazione comunale, guidata all’epoca dal sindaco Emanuele Ronchi, visto il periodo di crisi che aveva lasciato parecchi cittadini senza lavoro, ha pensato di impiegare questa somma per un progetto destinato a disoccupati, inoccupati, in mobilità e alla ricerca di una prima occupazione, con lo scopo di coinvolgere le aziende locali, fornendo loro contributi per la formazione delle persone, in vista anche di una possibile assunzione.

Un progetto pilota – come ha sottolineato l’assessore ai Servizi sociali Roberta Rizzardi – che sta trovando adesso un ulteriore sviluppo a livello di Comunità montana e Distretto 12, grazie al sostegno di Social Work.

Il progetto è stato illustrato da Katia Pasquali, responsabile dei Servizi sociali dei comune di Roè, che ha coordinato l’intero svolgimento, a partire dal bando rivolto ai cittadini disoccupati di Roè Volciano, un lavoro a tappeto nell’interpellare le aziende, le attività commerciali e professionali del paese interessate a fornire stage di formazione per i lavoratori ed infine l’avvio di tirocini.

Sono state coinvolte 45 persone, fra disoccupati, inoccupati, lavoratori in mobilità: 24 italiani e 19 stranieri.
Nel progetto era coinvolta l’assistente sociale del comune, Erica Bonetti, e il servizio Social Work del Distretto 12 di Valle Sabbia. In particolare Lucia Felici di Social Work si è occupata dei colloqui con i lavoratori, di fare uno screening delle esperienze lavorative, le abilità e le prospettive di ciascuno e di creare il giusto abbinamento con le attività delle aziende resesi disponibili allo stage.
Sono stati attivati 11 tirocini (9 andati a buon fine, 2 sospesi per problemi), che hanno portato a 2 assunzioni: una a tempo determinato e una a tempo indeterminato.

Per altri sono stati attivati dei corsi di formazione.
Particolarmente richiesti nelle aziende valsabbine gli operatori di macchine a controllo numerico. Per questi è stato attivato un corso presso il Cfp di Villanuova a cui hanno partecipato 15 persone. Fra questi, due sono stati assunti e altri due hanno svolto dei tirocini in azienda.
Anche chi non è stato assunto ha potuto riqualificarsi, ed essere nuovamente spendibile sul mercato del lavoro.

Sono stati spesi finora 14 mila euro, dei 25 previsti dal bando, perché in alcuni casi sono state sfruttate le Doti lavoro provinciali e regionali. Il progetto del comune di Roè proseguirà fino all’esaurimento del fondo.

Questi obiettivi sono stati raggiunti grazie alla collaborazione pubblico-privato, con i Servizi sociali impegnati per la prima volta a confrontarsi in maniera sistematica il mondo del lavoro e delle aziende.

Complimenti per il progetto sono stati espresse dalle aziende coinvolte che hanno potuto contribuire nella formazione del personale grazie al lavoro preliminare di Social Work nell’individuare i soggetti giusti per le diverse mansioni richieste, con un rapporto rapido ed efficiente per le aziende. Un esempio di buona politica, lo ha definito il responsabile del personale di Italmark.

Silvia Scalfi, responsabile di Social Work, ha poi illustrato altri progetti che hanno preso spunto dall’iniziativa di Roè Volciano, che si stanno attuando adesso a livello di Distretto 12, come i 4 tirocini attivati in 3 aziende di Prevalle che hanno portato a due assunzioni; il progetto delle Comunità montane Valle Sabbia e Parco Alto Garda per il sostegno a giovani imprenditori; le clausole sociali negli appalti pubblici del Comune di Vobarno.
Infine è in cantiere il progetto Wellfare di Comunità (in attesa di finanziamento della Fondazione Cariplo), per la creazione in Valle Sabbia di due poli del lavoro.

Soddisfazione per l’esito del progetto è stata espressa dal sindaco Maria Katia Vezzola e l’assessore ai Servizi sociali Roberta Rizzardi, che hanno ringraziato il personale dei Servizi sociali del Comune e del Social Work, nonché le aziende che hanno aderito al progetto per il loro impegno per la buona riuscita dell’iniziativa.
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