Progetto rospi, idro si attiva
Si rinnova in questi giorni la campagna ambientale che mira alla salvaguardia del bufo bufo. Gli anfibi, attraversando la strada per entrare nel lago, rischiano l'estinzione



Nei giorni scorsi alcune guardie ecologiche della Comunità montana della Valsabbia, che presto potranno contare ancora una volta sul prezioso contributo del Gruppo alpini di Idro, hanno iniziato a posare i primi tratti di barriere temporanee in plastica che, unendo tra loro alcuni vecchi scoli dell´acqua, costringeranno gli anfibi in marcia verso il lago per la riproduzione a sottopassare la strada tra Crone e Vesta evitando gli pneumatici dei veicoli; e presto l´operazione sarà ampliata fino a «sbarrare» alcune centinaia di metri di asfalto.

A vigilare poi per decine di notti sul resto non protetto della comunale ci penseranno, oltre alle Gev, i volontari mobilitati per la protezione di una popolazione che conta migliaia di esemplari, muovendosi lungo il percorso e spostando e contando gli animali.
Con loro, anche quest´anno, ci saranno occasionalmente anche i ragazzini della scuola elementare, protagonisti ormai da alcuni anni di un progetto educativo che vede in prima fila, con grande generosità, le insegnanti della primaria, e che prevede interventi didattici in classe per la presentazione del mondo poco conosciuto degli anfibi e successive uscite serali sul campo per osservare la migrazione riproduttiva e attuare il salvataggio degli animali a rischio schiacciamento.

Questa collaborazione tra volontari del Progetto rospi e scuola si ripete ormai da 8 anni, e gli «attori» credono che meriti un riconoscimento: è forse l´unico esempio del genere a livello nazionale, e l´idea è quella di celebrarlo realizzando una pubblicazione che racconti l´operazione vista dai bambini. Il materiale - fotografe, racconti e disegni - non manca, contrariamente ai fondi.

Per cui dal lago d´Idro arriva un appello a possibili sponsor del libro
, che possono farsi avanti scrivendo all´indirizzo e-mail anfibi.idro@gmail.com o telefonando al 338 8324087.

Tutto ciò avviene in attesa della realizzazione del collettore fognario tra Vantone (o Vesta) e Pieve da parte di a2a: un progetto che, ampliato con le specifiche richieste dal Comune legate proprio all´esistenza di questo patrimonio naturalistico tutelato dalla legge, potrebbe offrire una occasione per creare ulteriori passaggi sicuri per la microfauna lungo la strada comunale.

Ma fino ad allora bisognerà continuare a contare solo sull´apporto dei salva rospi;
i quali possono farsi avanti componendo il 328 6635675 (della Gev Maurizio Zenucchi), il 333 6394776 (Tineke, coordinatrice dei volontari) o scrivendo all´indirizzo e-mail paolo.tineke@tin.it.

Paolo Baldi, da Bresciaoggi

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