Questa volta è finito in carcere
di Salvo Mabini

I carabinieri salodiani  l’avevano arrestato già una ventina di giorni fa, per le persecuzioni all’ex convivente e ai suoi familiari. L’ordine di stare lontano non è però stato sufficiente


Trentasei anni, gavardese d’origini e valtrumplino d’adozione, M.A., queste le sue iniziali, era già finito nei guai alla fine di febbraio.
La sua ex convivente, una donna originaria dell’area salodiana, aveva denunciato continue persecuzioni e minacce, perpetrate nei suoi confronti, in quelli dei familiari e indirizzate anche al nuovo compagno della donna, al quale aveva “consigliato” di starle lontano. 

I carabinieri salodiani erano intervenuti ed avevano potuto verificare la sussistenza di minacce, anche di morte, oltre alle continue telefonate e gli insulti quando riusciva ad incontrarla, anche sul logo di lavoro.
Erano dunque scattate le manette e a carico del 36 enne era stata emessa la misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con divieto di comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo.

Non è stato così.
Nei giorni seguenti, infischiandosene delle disposizioni del giudice, lo stalker è tornato in azione tempestando la ex che vive a Roè Volciano di telefonate minacciose e di sms, gettandola ancora in uno stato di ansia e di paura continuo.

Informato dai carabinieri, questa volta il giudice è stato meno comprensivo
e ha disposto per l’aguzzino la custodia cautelare in carcere. Provvedimento che i militari salodiani hanno eseguito, rintracciandolo ed accompagnandolo a Canton Mombello.


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