Energia, usarla meglio e pagarla meno
di Redazione

Il check up energetico alle imprese associate a centro dell’attenzione del primo appuntamento del 2015 di “Scenari & tendenze”, incontro trimestrale promosso dalla Piccola Industri e dai Giovani di Aib


Enrico Frigerio, delegato dalla presidenza di AIB per i problemi dell’energia, sta lavorando  da mesi e la macchina ora è in movimento con un obiettivo: consentire alle imprese di usare meglio l’energia e pagarla meno.

Ma per fare questo occorre che le aziende raggiungano la migliore efficienza energetica e ciò è possibile solamente se le stesse conoscono le eventuali criticità nei consumi all’interno del loro processo produttivo, sappiano come porvi rimedio e firmino contratti  con condizioni favorevoli.
Il lavoro del delegato della presidenza di AIB per i problemi dell’energia è stato intenso: a parità di consumi da un anno con l’altro le aziende che hanno utilizzato lo “sportello energia” di AIB hanno risparmiato un milione di euro grazie all’attività di quello che è un tavolo permanente per l’uso razionale dell’energia nell’industria, una utility  il cui prezzo per il 60% è composto dalle più diverse imposizioni.

E il tema dell’energia, questo venerdì 6 marzo, ha aperto il primo appuntamento del 2015 di “Scenari & tendenze”, incontro trimestrale  che la Piccola (rappresentata da Giovanna Nocivelli)  ed i Giovani di Aib (di cui è presidente Federico Ghidini) propongono per valutare l’andamento del quadro economico e le dinamiche dei mercati.   

Cosa attende le imprese?  Da gennaio il clima è cambiato in meglio, grazie ad una concomitanza di fattori positivi interni legati alla situazione politica e di fattori esterni, come ad esempio il quantitative easing della Bce che sta dando i primi effetti, ma che andrebbe accompagnato da interventi strutturali a livello di Unione Europea.

Tutto questo mentre il consolidamento del sistema bancario in Italia ed in Europa sta entrando in una fase cruciale, mentre la capacità di attutire eventuali shock sui mercati - come quello minacciato da un’uscita della Grecia dall’euro che per mesi ha tenuto i mercati in ansia - pare esser più forte; molte le incertezze sulle decisioni che la Federal Reserve prenderà sui tassi nei prossimi mesi.

Il quadro resta complesso: il petrolio è tornato a salire, l’euro si è indebolito sul dollaro, i metalli non ferrosi - in attesa di chiari e duraturi segnali di ripresa - restano ai minimi.
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