La svolta degli Alpini di Provaglio
di Francesco Tomasoni

Erano uniti nella cura dello stesso territorio, ma di fatto separati in casa. Le Penne nere di Provaglio Valsabbia hanno ora un unico gagliardetto


Un passaggio storico per gli alpini di Provaglio Val Sabbia.
Nel comune valsabbino fino a dicembre scorso c’erano due gruppi: Provaglio Sopra e Provaglio Sotto, nati in seno alle due comunità divise anche come parrocchie.
Una ventina d’anni fa ci fu un tentativo di riunire le penne nere del paese sotto un unico gruppo, ma il progetto fallì: erano ancora troppo accese le rivalità campanilistiche.

I tempi ora sono cambiati: i numeri dei soci sono in calo e l’età avanza e così per unire le forze il progetto di fusione è andato a buon fine.
I due gruppi hanno la stessa consistenza numerica: Provaglio Sopra conta 35 soci alpini e 11 amici; Provaglio Sotto 31 alpini, 4 soci aiutanti e 9 amici.

In occasione del rinnovo dei consigli dei due gruppi, c’è stato un’assemblea straordinaria alla quale è intervenuto il presidente della sezione “Monte Suello” di Salò Romano Micoli, durante la quale è stata votata la fusione, fortemente propugnata dai due capigruppo: Alex Dolcini, di Provaglio Sopra, ed Edoardo Ghidinelli, di Provaglio Sotto.

Il nuovo gruppo assumerà il nome di Provaglio Val Sabbia e nuovo capogruppo è stato eletto Edoardo Ghidinelli.
(val.)

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Di questo passaggio storico ne scrive anche il professor Francesco Tomasoni

Ogni manifestazione nazionale degli alpini è salutata con grande entusiasmo dalla popolazione che assiste a un’interminabile sfilata salutando e applaudendo.
Ad attirare non è soltanto la simpatia di uomini schietti, allegri nella loro semplicità.
Non è soltanto il ricordo delle loro imprese eroiche, come la memorabile campagna di Russia con la terribile battaglia di Nikolajevka. 
È la loro costante disponibilità all’aiuto non solo nell’emergenza, ma anche nella vita quotidiana.

Accanto alla loro opera in occasione del terremoto del Friuli o alle numerose inondazioni ogni comunità potrebbe elencare quello che gli alpini hanno compiuto per soccorrere le persone in difficoltà, sostenere le istituzioni assistenziali, ristrutturare o riqualificare ambienti utili a tutti. 
Anzi l’elenco sarebbe sempre incompleto, poiché le loro numerose attività si svolgono senza fare clamore e quasi con la naturalezza di chi vive la solidarietà.
È in questo spirito che il 17 dicembre scorso i due gruppi alpini di Provaglio Sopra e Sotto hanno deciso di fondersi insieme unendo le loro storie.

Il gruppo Alpini di Provaglio Sopra, istituito nel 1950, fra le altre cose si era distinto nel ristrutturare la chiesetta del monte Besume a ricordo dei nove giovani partigiani della settima Brigata Matteotti, catturati nelle immediate vicinanze e fucilati dai fascisti il 4 marzo 1945 contro un salice a Provaglio Sotto.
Il lavoro aveva richiesto molte domeniche di lavoro volontario, al freddo e in condizioni molto disagiate.
Se il ricordo di quel sacrificio è arrivato fino a noi e dal 1972 ogni anno si rievoca in una bella festa primaverile della comunità, ciò è dovuto a quella iniziativa.

Anche il gruppo Alpini di Provaglio Sotto, istituito nel 1962, ha dimostrato grande rispetto per le memorie del nostro tragico passato.
Due anni dopo, nel 1964, si è adoperato perché la salma di un compaesano, l’alpino Gian Battista Pasini, morto sul fronte greco-albanese nel 1941, ritornasse nella sua terra.
Fu un gesto altamente simbolico.
Quanti, lontani dalla patria. avevano sognato la loro terra, che avevano amato e coltivato nelle fatiche dei campi!
Riportarne i resti ha significato adempiere a un loro profondo desiderio.

Sul Dosso della Croce che sovrasta la Valle Sabbia gli alpini di Provaglio Sotto hanno voluto innalzare una grande croce e nelle fondamenta inserire un’anfora contenente la terra raccolta sotto il ponte di Nikolajevka quarant’anni dopo l’epica battaglia e lo sfondamento dell’accerchiamento nemico per opera degli alpini guidati dal generale Reverberi, al quale pure è dedicato un bel monumento da loro eretto.

Il passato è uno stimolo al presente.
Così la salvaguardia dell’ambiente e la solidarietà è un obiettivo importante.
Ora che i due gruppi si sono uniti sarà più facile realizzarlo in una prospettiva di più ampia condivisione.
L’entusiasmo espresso nella riunione del 17 dicembre scorso è un buon auspicio.   

Francesco Tomasoni
 
.in foto: il gruppo riunito con il presidente Micoli; I capigruppo Ghidinelli e Dolcini; il monumento ai Caduti di Provaglio Sopra; il monumento ai Caduti di Provaglio Sotto.



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