Un nuovo ingresso per Idro
di val.

«Idro vuole il nuovo ingresso, subito!» è la scritta che è apparsa su uno striscione, appeso sulla parete rocciosa che anticipa il ponte sull'incile dell'Eridio


«Comitato nuovo ingresso al paese» era la firma.
La coniugazione del verbo al passato è d'obbligo perché, tempo 24 ore lo striscione è sparito: da domenica sera a lunedì notte, col favore delle tenebre.

«A quanto pare il nostro ha dato più fastidio di altri striscioni o manifesti che per anni sono stati posizionati ovunque attorno al lago (e ancora ci sono ndr) senza che nessuno mai si permettesse di levarli.
Questo la dice lunga sulla tolleranza che si respira a Idro e soprattutto in quale direzione» ci hanno detto i promotori dell'iniziativa, che sono Andrea Bona nel ruolo di presidente di questo comitato spontaneo di cittadini e Stefano Zambelli che ne è il vice.
Entrambi consiglieri comunali di minoranza a Idro.

«Quella del nuovo ingresso al paese è una necessità di tutti i cittadini e non solo di quelli di Idro - ci ha detto Zambelli -. Tant'è vero che la sua realizzazione è sempre stata al primo posto nelle mire delle Amministrazioni che si sono susseguite negli ultimi anni. Però non se ne sa ancora nulla».

Si dice che il nuovo ingresso potrà essere presto ealizzato con i fondi Odi...
«Magari - è la risposta -, in realtà il milione e mezzo per i Comuni di confine è già stato destinato ad altre opere e non si capisce con quali fondi si farà il nuovo ponte, neppure ce lo spiegano in municipio».

Il ponte in questione andrebbe a sostituire quello attuale, vecchio ed assolutamente insufficiente a gestire il traffico per la sinistra orografica dell'intero lago d'Idro: gran parte dell'abitato di Idro e le sue frazioni, ma la viabilità per Capovalle, Treviso Bresciano, per la scuola Superiore di valle.
Anche e soprattutto a causa dell'incrocio con la 237 del Caffaro che lo "alimenta".

«Ve l'immaginate se sul quel vecchio ponte dovessero sorgere problemi di staticità? Come la risolveremmo? Un nuovo ingresso ci vuole, e alla svelta» aggiunge Zambelli

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