Se inciampi nella memoria
di Marisa Viviani

Per iniziativa della Cooperativa Cattolico-Democratica di Cultura di Brescia, saranno posate questo lunedì pomeriggio a Soprazocco di Gavardo due "Pietre d'inciampo" in ricordo di due vittime del nazifascismo


Lunedì 12 gennaio, alle 14.30, a Benecco di Soprazzocco a Gavardo, saranno posate due Pietre d'inciampo in ricordo di Rivka Jerocha e Davide Arditi. L'iniziativa è promossa da CCDC (Cooperativa Cattolico-Democratica di Cultura) di Brescia; analogamente in giornata saranno posate in città e ad Adro altre sette Pietre di inciampo in memoria di altrettante vittime del nazismo.

A Gavardo saranno presenti con Gunter Demnig, ideatore del progetto Pietre di inciampo, gli allievi dell'Istituto comprensivo "Bertolotti", che tracceranno un profilo biografico delle persone ricordate; il comune di Gavardo parteciperà alla manifestazione.
 
L'iniziativa è organizzata in collaborazione con: Comune di Adro, Comune di Brescia, Comune di Gavardo, ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati), ANEI (Associazione Nazionale Ex Internati), Archivio Storico per la Resistenza e l'Età Contemporanea dell'Università Cattolica di Brescia, Associazione Fiamme Verdi, ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia), Casa della Memoria, Università Popolare Astolfo Lunardi.
 
Le Pietre d'inciampo sono state ideate dall'artista Gunter Demnig nel 1993; l'anno della prima posa è avvenuto a Berlino nel 1997, attualmente ne sono state posate oltre 45.000 in vari Paesi europei.
 
Le Pietre d'inciampo vengono inserite nel selciato davanti alle abitazioni che furono delle vittime del nazifascismo; milioni di persone furono massacrate, uno sterminio di massa attuato contro ebrei, zingari, omosessuali, disabili, oppositori politici, gente comune non allineata con i principi di pulizia razziale, ideologica e culturale della feroce dittatura.
 
Con la sua iniziativa Gunter Demnig vuole ricordare ciascuna vittima individualmente, con il proprio nome, per ridare presenza e dignità ad ogni singola esistenza nel mondo, ricordandone la storia personale; per questo ogni pietra è realizzata e collocata a mano là dove viveva la persona ricordata.
 
Con il suo gruppo di lavoro Gunter Demnig riesce a produrre 440 pietre al mese, incise a mano dallo scultore Michael Friedrichs-Fiedländer e posate personalmente da Gunter. Gunter Demnig è consapevole che è impossibile posare pietre in ricordo di tutte le vittime, il suo progetto riveste infatti un significato simbolico, che egli intende mantenere con le stesse modalità seguite fino ad oggi, per contrapporre all'idea dello sterminio di massa l'idea della valorizzazione di ciascuna persona.
 
Gunter Demnig, per la sua attività a favore della memoria della Shoah e della diffusione della cultura della pace, è stato insignito di vari riconoscimenti dallo Stato Tedesco e da varie associazioni impegnate contro i crimini del nazifascismo e di tutte le dittature.
 
Se capiterà di trovare sul nostro cammino queste pietre e inciampare nella memoria della grande tragedia che esse rievocano, potremo così pensare alla vita delle persone lì ricordate e al valore della libertà un tempo calpestata e riconquistata al carissimo prezzo di tante sofferenze. Riflessioni e presa di coscienza oggi più che mai indispensabili per la difesa di quelle libertà civili, religiose, culturali, politiche che sono alla base della nostra convivenza sociale.
  
In foto l'artista Gunter Demnig, autore delle Pietre d'inciampo
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