Monossido di carbonio, sfiorata la tragedia
di Redazione

Una madre e i suoi tre figli, che avevano acceso in camera un braciere per riscaldarsi, hanno rischiato di non svegliarsi più



L'incidente è avvenuto in via San Rocco a Vobarno martedì notte e si è risolto per tutti quattro con una visita in ospedale e i sintomi iniziali dell'avvelenamento da ossido di carbonio: nausea, difficoltà respiratorie e un forte mal di testa.

L'allarme è scattato poco dopo le 5 del mattino, quando la donna, che ha 38 anni, originaria del Senegal, si è svegliata e accortasi di quello che stava succedendo ha chiesto aiuto ai vicini.
E' stato uno di loro a chiamare il 118.

Sul posto, oltre ad un'ambulanza dei Volontari del Garda, sono intervenuti i carabinieri, che hanno rinvenuto il braciere acceso, la cui combustione un po' alla volta ha bruciato l'ossigeno presente nella stanza sostituendolo con l'ossido di carbonio, un veleno che si fissa al sangue e se respirato a lungo porta alla morte per asfissia. 

I quattro sono stati visitati al Pronto soccorso di Gavardo e poi sono stati tutti dimessi.

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