Pino Daniele, tra Napoli e il Blues
di Ziggy

Caro direttore, data la sua scomparsa, ho sentito il bisogno di scrivere queste righe su Pino Daniele, musicista che ho amato senza mezze misure. Me le pubblica?



Oggi abbiamo appreso la notizia della morte di Pino Daniele.
Oggi io, di origini napoletane, ho sperimentato personalmente, forse per la prima volta, cosa significa perdere un punto di riferimento musicale e, vorrei dire, culturale.

La carriera di Pino era partita, si dice, rubando la sua prima chitarra e acquisendo una tecnica superiore da autodidatta.
Aveva, nei primi anni '70, partecipato ad alcune iniziative che avrebbero determinato la rinascita del "sound" napoletano, partendo dalla band "Napoli Centrale" fondata dal napoletano di colore James Senese.

Intorno a Pino, che tra la seconda metà degli anni settanta e i primi anni ottanta scriveva i suoi album migliori, si coagulavamo i migliori talenti musicali partenopei: Lo stesso Senese, Enzo Avitabile, Tullio De Piscopo,Tony Esposito tra gli altri.

Ho sempre amato il Pino Daniele di quegli anni, quello che "incazzato" denunciava gli inciuci dei politici in "'na tazzulella e cafè" o metteva a nudo temi sociali, come quello dei "transgender", si direbbe oggi, con "chillo é nu buon guaglione".

Pino Daniele é stato a mio avviso uno dei pochi musicisti, se non l'unico, a creare una sintesi, un ponte musicale, tra la tradizione melodica napoletana, e il blues/jazz squisitamente americano: si ascoltino a tale proposito pezzi come "A me me piace o' Blues" o "Tutta 'nata storia".

Il suo virtuosismo tecnico - é stato considerato per decenni uno dei migliori chitarristi al mondo - si è integrato alla sua profonda "napoletanità", creando album incredibilmente caldi e soul come, ad esempio, "Nero a metà", forse il suo lavoro musicale più roboante.
Il suo "standing" musicale é stato riconosciuto e apprezzato a livello internazionale: note sono state le sue collaborazioni con importanti artisti d'oltreoceano, uno su tutti il grande Pat Metheny.

Negli ultimi dieci - quindici anni, la sua vena artistica si era spostata su colori più melodici e forse, secondo chi scrive, più popolari; da segnalare in questo ambito le collaborazioni con artisti di grande audience come, tra gli altri, Eros Ramazzotti e Laura Pausini.

Il mio gusto personale non mi ha permesso di apprezzare appieno tali collaborazioni.
Mi ero ripromesso invece di andare a seguire la recente "reunion" della band originale di "Nero a metà", che aveva già prodotto ottimi concerti in Italia alla fine del 2014: non mi perdonerò mai di avere esitato.

Ziggy










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