Gaver, paradiso delle ciaspole
di val.

Orfano del "tiro a fune" e con poca neve per attivare il Centro Fondo, in questi giorni il Gaver è comunque meta di molti appassionati degli sport invernali "alternativi"



Se la cava alla grande il Gaver in questi giorni.
La stazione sciistica valsabbina infatti, pur essendo orfana quest’anno degli impianti di risalita ed in attesa che cada un po’ di neve per attivare l’unico “Centro Fondo” omologato Fisi rimasto in provincia di Brescia, in questi giorni viene presa d’assalto dagli appassionati degli sport invernali “alternativi”.

Specialità come lo sci alpinismo o la camminata con le ciaspole, che ormai non sono più da considerarsi “di nicchia”, ma vengono affrontate da un numero sempre maggiore di sportivi, anche da intere famiglie, che nel caso del Gaver hanno la possibilità di immergersi in uno degli scenari naturalistici più interessanti dell’intero Arco alpino.

«Stiamo dimostrando che possiamo fare benissimo a meno di seggiovia e skilift. Abbiamo solo bisogno di un po’ di fortuna» è l’opinione di Gianzeno Marca, presidente dell’Agenzia territoriale valsabbina per il Turismo, che da quelle parti si occupa col fratello della conduzione di una struttura ricettiva.

Fortuna che al Gaver si traduce in neve fresca:
in quantità sufficiente per creare un paesaggio invernale, senza però causare il rischio valanghe sull’unica strada d’accesso.

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