Rallenta la crescita delle esportazioni bresciane
di Redazione

Nel terzo trimestre del 2014, rispetto ai tre mesi precedenti, le vendite bresciane di beni sui mercati esteri risultano in calo del 5,7%; gli acquisti dall’estero sono in diminuzione del 10,2%. Questi i risultati dell’analisi del Centro Studi di Aib.

 
Su base tendenziale, nei primi nove mesi del 2014, le esportazioni crescono del 3,7% e le importazioni del 5,8%. In valore assoluto, ammontano, rispettivamente, a 10.550 e a 5.706 milioni di euro.
Rispetto ai primi nove mesi del 2013, la tendenza positiva delle esportazioni è superiore sia a quella rilevata in Lombardia (+0,3%) che in Italia (+1,4%); la dinamica delle importazioni è in contro tendenza, come nei due trimestri precedenti, rispetto sia al dato regionale (-0,8%) che a quello nazionale (-1,9%).
Tra i settori, l’aumento più significativo delle esportazioni, su base tendenziale, riguarda: prodotti alimentari, bevande e tabacco (+8,6%), legno e prodotti in legno, carta e stampa (+7,5%), apparecchi elettrici e di precisione (+7,3%), prodotti tessili (+6,0%), macchine e apparecchi meccanici (+5,0%), prodotti dei servizi di informazione e altro (+16,7%).
La contrazione delle vendite all’estero di prodotti petroliferi raffinati (-20,0%) e di prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti (-7,7%) contribuisce a frenare la crescita dell’export bresciano.
 
Tra i mercati di sbocco, i più dinamici sono: Brasile (+15,5%), Spagna (+14,9%), Stati Uniti (+9,4%), Paesi Bassi (+8,5%) e Cina (+3,6%). A livello geografico, aumenta l’importanza relativa delle aree: Europa UE a 28 (63,4%) e Nord America (7,0%).
Per quanto riguarda le importazioni, risultano in espansione gli acquisti nei settori: prodotti delle miniere e delle cave (+21,1%), legno e prodotti in legno, carta e stampa (+13,7%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+13,2%), prodotti delle attività di smaltimento dei rifiuti (+13,2%), articoli di abbigliamento, pelli e accessori (+10,2%), prodotti tessili (+8,4%).  Le importazioni di prodotti petroliferi raffinati (-18,2%), sostanze e prodotti chimici e farmaceutici (-1,6%), prodotti dei servizi di informazione e altro (-42,9%) sono in diminuzione.
 
Gli acquisti di prodotti hanno principalmente coinvolto i mercati di: Stati Uniti (+42,9%), Paesi Bassi (+27,4%), Belgio (+15,4%), Cina (+16,4%) e Turchia (+11,3%). Sono invece diminuite le importazioni da: Algeria (-23,3%), Brasile (-22,7), Russia (-9,8%) e India (-4,8%). Particolarmente penalizzata l’area dell’Africa (-16,9%).
 
Il saldo commerciale è positivo (+4.844 milioni di euro), in aumento dell’1,4% rispetto a quello dei primi nove mesi dello scorso anno (+4.779 milioni di euro). 
Tra le aree geografiche, quelle che hanno determinato la crescita delle esportazioni sono: Europa UE a 28 (+2,94%), Nord America (+0,67%) e Asia (+0,21%). 
 
I settori che hanno maggiormente contribuito alla crescita delle vendite all’estero sono: macchine e apparecchi meccanici (+1,26%), metalli e prodotti in metallo (+1,07%), apparecchi elettrici e di precisione (+0,49%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+0,32%).
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