Maria Paiato in «Amuleto»
di Davide Vedovelli

Ultimi biglietti disponibili per martedì 2 dicembre al Teatro Odeon di Lumezzane per uno tra gli appuntamenti di spicco della stagione teatrale dell'Odeon. Replica il 3 dicembre al Politeama di Manerbio


Torna al teatro Odeon di Lumezzane una tra le attrici più apprezzata del panorama teatrale italiano. Tutti la ricordano in “Maria Zanella” e “Erodiade”.
Ora è finalista al Premio Ubu 2014 come miglior interprete per la Celestina diretta da Ronconi.
Torna ad offrire una nuova prova come protagonista assoluta di Amuleto, tratto dall’opera letteraria di uno maggiori scrittori latinoamericani del secondo Novecento, il  cileno Roberto Bolaño.

“Questa sarà una storia del terrore. Sarà una storia poliziesca, un noir, un racconto dell'orrore. Ma non sembrerà. Non sembrerà perché sono io quella che la racconta.  Sono io a parlare, e quindi non sembrerà.  Ma in fondo è la storia di un crimine atroce" : questo l'inizio del romanzo Amuleto (1999, in Italia pubblicato nel 2001 da Mondadori, nel 2011 da Adelphi nella nuova traduzione di Ilide Carmignani, adottata per la messa in scena). La voce è quella di Auxilio Lacouture, imprigionata nella toilette per donne della facoltà di lettere e filosofia di Città del Messico, unica persona rimasta dopo l'irruzione dell'esercito nel campus, il 18 settembre 1968. C'è rimasta dodici giorni, in compagnia di un libro di poesie. In quel bagno, che diventa insieme osservatorio ed estraneamento, Auxilio incontra fantasmi e azzarda sofferte premonizioni. Con l’inimitabile duttilità interpretativa che le appartiene, Maria Paiato è chiamata a incarnare questa figura affascinante e visionaria, sospesa tra dolore e ironia, che si autoproclama “madre della poesia messicana”.  Dalla sua voce prendono vita anche gli altri personaggi evocati nel romanzo: Arturo Belano (lo stesso Bolaño), poeti, artisti e intellettuali,  madri in attesa di un ritorno, donne in cerca dell'amore ancor prima che di un ideale. Realtà e fantasia si intrecciano, le notti nei caffè della capitale si susseguono a giornate trascorse tra mille espedienti. Sullo sfondo di un’America Latina in cui i giovani cercano la rivoluzione per tornare irrimediabilmente diversi, si indaga il difficile rapporto tra potere e cultura, tra la Storia e le storie.

Maria Paiato, attrice ormai di culto, offre una nuova prova nel ruolo della mitomane, patetica, generosa Auxilio che si proclama “madre della poesia messicana”. Dalla sua voce prendono vita anche gli altri personaggi del romanzo: Arturo Belano (lo stesso Bolaño), il sadico Re dei finocchi, il pittore Carlos Coffen Serpas, capace di fecondare la vergine folle Auxilio attraverso un racconto.

Posti ancora disponibili.
Martedì 2 dicembre la biglietteria del Teatro Odeon (via Marconi 5 - 030.820162) sarà aperta a partire dalle 18.30. L’orario d’inizio dello spettacolo è  alle 20.45.
Ingresso 20 euro (17  il ridotto).
A Brescia i biglietti si trovano da Punto Einaudi nei giorni e orari di apertura della libreria (via Pace 16/a - 030.3757409, aperta dalle 9.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 19, chiusa lunedì mattina e festivi).
Lo spettacolo replicherà il 3 dicembre al Politeama di Manerbio.

Teatro Comunale Odeon
Via Marconi, 5 Lumezzane (Brescia)
tel 030.820162
info@teatro-odeon.it
www.teatro-odeon.it
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