Ognissanti
di Itu

Nel cielo dell'autunno a fine ottobre si disegna l'inizio di un ciclo freddo, buio e povero che nel tempo attuale sveglia Santi Morti e zucche vuote

C'è chi invoca Halloween, chi il raccoglimento cattolico, chi va allo sbando, chi non capisce neanche di cosa si sta parlando nei giorni che concludono l'ottobre nel nostro emisfero centro nord.

Già, perchè sembra importante essere di una fazione invece che di un'altra per dare senso ai proventi di una festa che una festa non è.

Nel tempo passato esisteva solo un saggio che volse gli occhi al cielo, vide cambiata l'inclinazione degli astri, il sole scivolava sempre più basso nell'orizzonte, la notte si mangiava le ore che poco prima splendevano dell'oro solare, il freddo rabbrividiva il gregge, i frutti venivano a mancare: che c'è di peggio come segnale alla sopravvivenza quando ancora non esistevano i supermercati? Questo è da dire ai bambini che vogliono capire: la paura nasce in ogni religione, con fantasmi, ragni cattivi, mostri e streghe, zucche vuote che invece di sfamare vengono usate come addobbo.

Ancora più difficile dare senso al baccanale di questi giorni per chi non capisce i segnali delle stagioni, che ha sempre vissuto nella polvere secca di un sole bruciante e non sa neppure quale tempo sia migliore di un altro.

Il saggio del tempo passato raccontò solo quello che vedeva e che si ripeteva ciclicamente, il resto dell'umanità ha interpretato e dato nome ai riti, per questo non riesco a capire chi si schiera per dare senso alle sue paure.

Certo che nel cielo è la risposta alle nostre preghiere, da lì ci sono prospettive che noi non possiamo vedere, la fede non si nasconde mai dietro alle religioni.
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