Rifiuti, riciclo, risorse
Caro direttore, le sarei molto grato se dovesse pubblicare queste mie precisazioni. Credo sia il caso di dare risposte più precise riguardo ai commenti che si riferiscono all'articolo pubblicato su Valle Sabbia News il 16 ottobre


In Veneto e in Lombardia i Comuni che hanno adottato il sistema a raccolta PaP sta raggiungendo l'80%.
Nella nostra regione il sistema a calotta è usato dai Comuni soltanto dallo 0,7% il rimanente è a cassonetto stradale libero.
La calotta memorizza ogni singola apertura per ciascun cittadino e la chiavetta diventa il pass di riconoscimento, ma in nessun modo ha funzioni di pesatura.

Così come l'indefferenziato (cassonetto grigio) costa smaltirlo, anche l'umido ha un suo costo.
Anzi a dire il vero oggi si fanno due classificazioni di costi: quello del PaP con una impurità ≤ 1% e quello da cassonetto con una impurità ≥20%.

Fatto 100 la tariffa che deve essere pagata quando questi vengono portati negli impianti di compostaggio, 79,54 è per quello ≤1% e 93,54 per l'altro.
Noi quindi paghiamo la tariffa massima.

Per  i rifiuti che si portano a bruciare, considerate che Brescia ha uno dei maggiori inceneritori d'Europa, anzi forse è il più grande. Può bruciare un milione di tonnellate all'anno di rifiuti.
Era stato costruito quando la percentuale di RD era molto bassa e era alta quella della raccolta indifferenziata.

Con la diffusione del PaP e in parte anche con i cassonetti a calotta le percentuali si sono invertite.
Oggi il fabbisogno di smaltimento dei rifiuti per Brescia e Provincia è di 280.000 t. Attualmente ne vengono bruciate 800.000.
Da dove proviene la differenza? Da altre regioni che non sono organizzate per smaltire i loro rifiuti. Ecco spiegata la presenza di scarti plastici stoccati nel capannone della Trailer.

Con il decreto "Sblocca Italia del Governo Renzi" per risolvere il problema dei rifiuti nell'Italia meridionale, si dà obbligo di portare al massimo il carico termico degli inceneritori e per Brescia è stato disposto un 30% in più, quindi si supererebbe il milione di tonnellate.

La realtà è che la gestione efficiente dei rifiuti è ancora lontana nella realtà della nostra valle.
Io sostengo con tutte le mie forze la teoria delle 3 R: Rifiuti - Riciclo - Risorse. Se dovessi riuscire ad attivare questo progetto, i rifiuti di per se non sarebbero più un costo, ma potrebbero generare occupazione, risorse per le casse comunali oltre ad avere un ambiente più pulito.
 
Approfitto per mettere a conoscenza i vostri lettori, che ho invitato l'Assessore all'Ambiente del Comune di Ponte nelle Alpi Ezio Orzes per venerdì 14 Novembre.
L'incontro si svolgerà in due diverse modalità. Alle ore 18,00 incontro con i Sindaci o delegati all'ambiente di tutti i comuni della Valle Sabbia.
Spero che la Comunità Montana ci accolga per questo nella sua sede e sia lei a prendersi cura di invitare le amministrazioni.

Ezio spiegherà come un comune di 7.000 abitanti
, è riuscito a convertire i costi di gestione e smaltimento rifiuti in quindici nuove assunzioni di persone che lavorano si per i rifiuti di Ponte nelle Alpi, ma anche per la manutenzione ordinaria del paese.
In serata poi, alle ore 20,30 si ripeterà l'incontro presso la sala delle riunioni della Biblioteca Comunale di Vobarno, per esporre le stesse argomentazioni ai vobarnesi ma saranno ben accetti anche cittadini provenienti da altri paesi.

Il secondo incontro ha ottenuto il Patrocinio del comune di Vobarno
, e il costo dell'intera iniziativa è finanziata dall'Associazione Facciamo Rivivere Vobarno, un'associazione che ha come sua caratteristica principale la divulgazione dell'attenzione e l'educazione all'ambiente.


Claudio Zanoni - Consigliere del Comune di Vobarno

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