Firmata l'intesa per il Sistema museale
La firma dell’intesa, a Nozza di Vestone, tra la Comunitŕ montana e i musei valsabbini ha sancito un evento importante: la nascita del «Sistema museale della Valsabbia».

La firma dell’intesa, a Nozza di Vestone, tra la Comunità montana e i musei valsabbini ha sancito un evento importante: la nascita del «Sistema museale della Valsabbia»; un arcipelago variegato di cui fa parte anche la Rocca d’Anfo, e che potrà valorizzare con più efficacia il patrimonio culturale.

La nuova «rete» di raccolte ed esposizioni è corposa, formata da 11 realtà valligiane: il Museo della Rocca d’Anfo, la raccolta etnografica «Habitar in sta terra» di Bagolino, il sito archeologico di Corna Nibbia a Bione, il Museo della guerra 1915-1918 e dei reperti bellici di Capovalle, la Fucina Zanetti di Casto, il Museo civico archeologico della Vallesabbia di Gavardo, la Fucina Pamparane di Odolo, il forno fusorio di Livemmo di Pertica Alta, il Museo della Resistenza e del folklore di Pertica Bassa, il Museo della civiltà contadina e dei mestieri di Sabbio Chiese e quello del lavoro di Vestone.

«Con l’avvio del Sistema - commenta l’assessore comunitario alla Cultura Emanuele Vezzola, che presiede l’istutuzione - si raccoglie quanto seminato in passato e si dà il via a un percorso che dal punto di vista operativo si sta già concretizzando».

La nuova rete espositiva è diretta da Marco Baioni del Museo archeologico di Gavardo, e fa perno proprio sull’istituzione gavardese, l’unica che per ora ha tutti i requisiti «museali» richiesti. «Per questa ragione, per questa realtà nata 50 anni fa col Gruppo grotte Gavardo - afferma il sindaco gavardese Giambattista Tonni - la nostra cittadina rivendica la leadership del Sistema».

Un ruolo guida riconosciuto da tutti, ma che come afferma Anna Maria Ravagnan, responsabile regionale per i sistemi museali, «dovrà essere d’aiuto alla crescita delle altre realtà. Il sostegno della Regione c’è, ma all’intero Sistema museale, non alle singole realtà». Che comunque, pur lavorando in rete, continueranno a godere dell’autonomia.

Il Sistema museale si affianca a quello bibliotecario e a quello archivistico. «Per ora - commenta Alfredo Bonomi, padre riconosciuto delle reti culturali valsabbine - sono le intelligenze che riempiono la cornice. Ora toccherà ai singoli musei e ai Comuni iniziare a operare sul territorio».

M.PAS.
1121Forno.jpg