Niente spiedo per il Buon Bracconiere
di Ubaldo Vallini

Tutti avrebbero scommesso che quest'anno sarebbero stati in mille a salire sul Manos, fra Capovalle e Vobarno, per festeggiare la Madonna del Buon Bracconiere. Invece no: il «pirata» ha ammainato le vele



Antonio Rizzardini non ne parla volentieri, non con noi almeno. Qualche parola in più ce la dice Marisa.
Così veniamo a sapere che la sagra dello spiedo che l'ultima domenica di agosto accompagnava la messa al campo in onore della Madonna del Buon Bracconiere, in prossimità di un roccolo abusivo sul Monte Manos, quest'anno non si farà.

Certo non per mancanza di adesioni.
La "formula" della manifestazione, infatti, aveva fatto in modo che un anno dopo l'altro il numero dei partecipanti crescesse a dismisura, tanto che era ormai ipotizzabile la possibilità di raggiungere presto i mille commensali.

Funzionava così: spiedo gratis per tutti, che in cambio portavano sul Manos qualche bottiglia di buon vino, una torta o del formaggio, da condividere con gli altri. L'anno scorso attorno alle tavole si sono ritrovati in 600.
Gli «Amici di Antonio» pensavano invece agli spiedi: 26 quelli dell'edizione 2013, 18 dei quali inseriti in una combattutissima gara.

Una gran festa e, si badi bene, senza violare nessuna legge.
Tanto che, sempre ad agosto dello scorso anno, fin lassù è salito anche il comandante dei carabinieri di Idro, il marescallo Luigi La Rovere, competente per territorio, che non ha trovato nulla da ridire sulla legalità dell'iniziativa.

Ma...
Antonio Rizzardi, che su questo giornale abbiamo più volte indicato come "pirata" è un personaggio scomodo.
Tanto per comnciare non nasconde di essere un bracconiere: «Sono obbligato - ci dice -. Non mi danno la licenza per farlo in modo regolare...» ed è forse l'unico, va detto, a non farlo a scopo di lucro, perchè gli uccelletti catturati piuttosto che venderli li regala.

Si aggiunga che Antonio ha avuto la malaugurata idea di chiedere (ed ottenere) la consacrazione di una santella all'interno del suo roccolo, dedicandola alla Madonna del Buon Bracconiere.

Quanto può essere "buono" un bracconiere?
Questo quesito ha finito col giocargli contro ed è stato motivo per noi di scriverne spesso.
Sappiamo anche che Antonio e Marisa hanno interpellato il vescovo, proprio su questa questione.
E il monsignore ha risposto, cordiale, senza però dare loro la soddisfazione che speravano di ottenere.

In compenso la mano della legge, sospinta e in qualche modo "stuzzicata" dalla visibilità data alla questione, ha stretto forte: arrivando al sequestro del roccolo, che non poteva essere considerato tale fino a quando non veniva provata l'uccellagione, e anche ad una denuncia per abuso edilizio.

Insomma tutta una serie di "bordate" hanno costretto il "Pirata" ad ammainare le vele e a rifugiare in porto sicuro.

Noi sospettiamo che abbia già cominciato a sistemare le assi dello scafo, con l'obiettivo di tornare presto a solcare i mari dell'anarchia, che gli si addicono.

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