Ai «Pelà» il tagliere della Scontrada
di Elisa Pasquazzo

Settantotto punti sono valsi ai "Pelà" la vittoria alla "Scontrada 2014", l'edizione del Palio d'agosto che ha divertito persone a migliaia in quel di Storo


A detenere il prestigioso “tagliere“ (un metro e mezzo di diametro con incisioni da artisti locali) erano quelli di Spenigol, vincitori dello scorso anno. A malincuore hanno dovuto consegnarlo ai protagonisti 2014 il cui rione (Pelà) comprendente le vie Papaleoni, Battisti, Del Grano e Saletto. Saranno loro a tenerselo per i prossimi dodici mesi.

«Siamo felici e orgogliosi di aver conquistato per la terza volta (1997, 2012 e 2014) il simbolo del paese» dicevano a gara da poco conclusa Pierangelo Zontini, Ivan Nascimbeni ed il capo contrada Claudio Cassinelli.
Dietro di loro si sono piazzate nell’ordine le contrade Prael, Palas, Mezzavilla, Spenigol e Cà Rossa.

La coreografia nel suo insieme era già bella da qualche giorno considerato che facciate e muri perimetrali di Storo risultavano addobbati dei rispettivi colori: Spenigol azzurro, Mezzavilla arancio, Prael verde, Palas giallo, Pelà bianco e di rosso la Cà Rossa.

«Da qualche anno a questa parte a Storo la giornata del Ferragosto - ha detto la vicesindaco Giusy Tonini nel corso del cerimoniale di premiazione - risulta animata dalla tradizionale “Scontrada”, anche se stavolta a causa del maltempo la rimpatriata cantonale è slittata di due giorni.
Una competizione a carattere ludico che vede a confronto i diversi rioni impegnati in una serie di giochi e attività di vario genere».

Molto sportivamente i rionali di Spenigol (peraltro vincitori di ben tre edizioni 86, 2010 e 2013), hanno accettato di fare un passo indietro, considerato che all’interno della compagine blu questa volta il grande assente era il compianto contradaiolo Silvietto Moneghini, deceduto ad inizio anno mentre recuperava legna nei pressi del podere Lomoro & Ferrari in zona Cà Rossa.

Proprio nel 2013 i fratelli Silvietto & Salvatore Moneghini avevano fatto l’effettiva differenza, accumulando un bel po' di punti nel segare tronchi sotto la bandiera dei spenigolèr.

«Dopo i consensi riscontrati nel 2009 abbiamo convenuto di formare un gruppo denominato “Comitato Scontrade” composto dai rappresentanti dei diversi rioni al fine di garantire un’organizzazione adeguata all’evento e la proposta di giochi e sfide sempre nuove ed entusiasmanti» diceva a fine manifestazione Nicola Zontini, numero uno dell’associazione affiancato da Davide Canetti, Mirko Giovanelli e Luca Comai.

Tra i giochi il contenitore comprendeva “La Bicilumacona”, il tradizionale gioco del “Fazzoletto“ in sostituzione del tiro alla fune ed il “Canestro spigoloso”.
Rimanevano, pur innovati, il gioco della “Staffetta Bislacca”, il temuto “Percorso Militare” e “Lo Sci della Cultura.

Il Palio è un momento di convivialità e di allegria
, si vive un certo antagonismo di campanile, ma allo stesso tempo la popolazione storese si unisce e persegue le sue tradizioni.
Questo è ciò che scorre nella realtà quotidiana dei "coquadre".

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