Energia da fonti rinnovabili: confronto o contrapposizione?
di Emanuele Vezzola

Gentilissimo Direttore, il Comune di Kisielice (Polonia) ha vinto il ManagEnergy Eward 2014, iniziativa del programma EIE - Energia Intelligente Europa della Commissione Europea...


... Questo importante premio si inserisce, credo, perfettamente, nel dibattito che si è aperto a Gavardo circa la realizzazione di una piccola centralina alimentata a cippato di legna vergine, per  la quale il Comune è stato destinatario di un contributo sul Fondo Kyoto, dato che Kisielice ha realizzato anche una centrale a biomassa con relativa rete di teleriscaldamento.

Questo riconoscimento della comunità scientifica europea è l’ultimo di una serie di autorevoli contributi che abbiamo offerto alla cittadinanza tramite la pagine facebook del Comune: dai servizi di Report alle best practice del Comune di Campolongo, dal premio del Presidente Giorgio Napolitano per il progetto ERAASPV del Centro Nazionale di Ricerca sulle Biomasse al  Rapporto Comuni Rinnovabili 2014 di Legambiente, dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) a RAI Educational, dal Ministero della Pubblica Istruzione e Ambiente all’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile).

Sono tutti Enti la cui autorevolezza scientifica e serietà è fuori discussione e che valutano positivamente e promuovono la cogenerazione di energia da fonti rinnovabili, tra cui la biomassa, a maggior ragione se realizzata in piccoli impianti a filiera corta e cortissima.
Proprio ciò che sarebbe previsto a Gavardo e che, ad esempio, il Comune di Vestone ha inaugurato di recente tra gli applausi e non certo tra le polemiche.

Non abbiamo alcuna difficoltà  a confrontarci, ma il confronto necessità di un presupposto: non si possono mettere sullo stesso piano le problematiche (che condividiamo) di grandi centrali a biomassa con un piccolo impianto da 200Kwh elettrici come quello ipotizzato a Gavardo, ed inoltre, sul piano tecnico, l’autorevolezza della comunità scientifica nazionale ed europea degli Enti sopra richiamati non può essere accantonata come se nulla fosse dal parere di un qualsiasi ingegnere di un qualsivoglia Comitato o Associazione pseudo ambientalista.

Per quanto attiene, invece, l’informazione è indubbio che sarà precisa e capillare non appena avremo a disposizione il progetto definitivo, completo di ogni approfondimento tecnico che è in corso e che si concluderà entro il mese di agosto.
Diffondere notizie e dati in fase di elaborazione sarebbe solo utile ad ingenerare confusione e, magari, qualche polemica strumentale. Passata l’estate organizzeremo un incontro pubblico dove il progetto sarà spiegato e presentato in ogni dettaglio tecnico, gestionale ed economico e, solo dopo, si potrà eventualmente procedere con le fasi successive.

Rimane un’ultima riflessione anche alla luce della numerose esperienze presenti in Italia ed in Europa che abbiamo in parte richiamato: ma il Comitato appena sorto ed i Gruppi Politici di Minoranza desiderano veramente confrontarsi sugli aspetti gestionali, tecnici ed economici del progetto previsto per Gavardo, oppure, come temo, vogliono solo dire NO, a prescindere, per un pre-giudizio ideologico-filosofico e/o per coerenza con le parole d’ordine della recente campagna elettorale rispetto alla quale non vogliono tagliarsi la faccia?

La strada non può essere quella della propaganda, del facile populismo pseudo ambientalista che fa presa sui timori della gente, quando sappiamo bene che nessun tipo di centrale è perfettamente pulita. Infatti se lo può essere nella gestione non lo è stata nella costruzione e, magari, ancor meno, lo sarà nello smaltimento (si pensi ai pannelli fotovoltaici).
Sarà confronto tra pensieri liberi e forti o mera contrapposizione? Lo vedremo presto!

Emanuele Vezzola - Sindaco di Gavardo

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