Mai così pronti ad intervenire
di val.

Gli ultimi 10 pic-up “operativi” in dotazione alla squadre dell'Antincendio boschivo della Valle Sabbia, sono stati benedetti da don Paolo nei giorni scorsi a Nozza. E' stata l’occasione per fare il punto della situazione.

Il grosso dell’investimento l’hanno fatto la Regione Lombardia, la Fondazione Comunità Bresciana e la Comunità montana, ma anche le associazioni dei volontari sono state chiamate a fare la loro parte.
In Valle Sabbia è stata questa la scelta che ha portato le squadre dell’Antincendio boschivo ad accrescere nel corso di questi ultimi anni, e di parecchio, il parco di mezzi a disposizione delle attività di spegnimento degli incendi.
Gli ultimi 10 pic-up “operativi”, sono stati benedetti da don Paolo nei giorni scorsi a Nozza sul piazzale di fronte alla Casa della Valle ed è stata l’occasione per fare il punto della situazione. Un funzionario, un istruttore direttivo, un collaboratore amministrativo e 18 squadre formate complessivamente da 218 volontari.

Eccola, gestita direttamente dalla Comunità montana, la forza dell’antincendio boschivo in Valle Sabbia. Una realtà straordinaria che ha all’attivo numerose partecipazioni alle esercitazioni, che hanno avuto il merito di formare gli uomini ed affinare le procedure, ma soprattutto tanti interventi reali sul territorio.
“Oggi gli incendi si spengono soprattutto arrivando ad operare il prima possibile sulle fiamme e i volontari valsabbini riescono a farlo sempre meglio – ci ha detto l’assessore di partita Giorgio Bontempi che per l’occasione era presente insieme al presidente della Comunità montana Ermano Pasini -. Per arrivare a questi risultati è però stato necessario dotare le squadre di dispositivi legati alla sicurezza e alle comunicazioni, oltre che di idonei mezzi di trasporto”.

Fra il 2005 ed il 2007, solo in dispositivi di protezione individuale ed attrezzature “manuali”, la Regione Lombardia ha investito negli uomini dell’antincendio distribuiti da Serle a Bagolino e da Capovalle alle Pertiche quasi 60mila euro.
Fra il 2003 ed il 2006 Regione, Fondazione della Comunità bresciana e Comunità montana hanno impegnato 95mila euro per costruire un’efficiente sistema di apparati radio, con quattro ponti capaci di “coprire” e di tenere collegati fra loro gli uomini praticamente in ogni anfratto dell’articolato territorio di competenza comunitaria.

Gli stessi tre enti, insieme alle associazioni di volontariato, hanno reso possibile l’acquisto di automezzi per 97mila euro nel 2.005, 90mila nel 2.006, 70mila nel corso di quest’anno, portando complessivamente a 22 il numero dei mezzi a disposizione delle 18 squadre, la maggior parte delle quali sono iscritte al registro provinciale del volontariato nel settore della Protezione civile.
Nel corso del 2006 i volontari valsabbini, coordinati dal funzionario della Comunità montana Marco Mozzi, sono intervenuti su 18 incendi per 223 presenze.
Quest’anno, fino ad oggi, sono dovuti intervenire 343 uomini su 27 spegnimenti. L’attività di questi uomini e di questi mezzi, naturalmente, non si ferma all’antincendio: le stesse forze vengono utilizzate ogni qualvolta la comunità cui appartengono ne ha bisogno.
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