Emodinamica a Gavardo: Anche Rolfi interroga
di Redazione

«Il presidio di Gavardo, alla luce del recente potenziamento strutturale, possiede tutti i requisiti per essere riconosciuto come Dipartimento di Emergenza Urgenza ed Accettazione».  



L'ospedale di Gavardo dev'essere riconosciuto come sede di Dipartimento di emergenza, urgenza e accettazione. Contestualmente va attivato, all'interno del presidio valsabbino, il servizio di Emodinamica.
La doppia richiesta è stata avviata da tempo, ribadita sia dalla Direzione generale sia dell'azienda ospedaliera di Desenzano da cui dipende il presidio gavardese, sia dagli amministratori locali in occasione della recente inaugurazione della nuova ala della struttura.
Della partita anche il presidente della Regione Maroni, presente al taglio del nastro, che aveva assicurato il suo interessamento.

Ora un sollecito arriva anche da Fabio Rolfi, consigliere della Lega al Pirellone, con un'interrogazione a risposta scritta in cui si sottolinea che l'ospedale gavardese «nel corso degli anni ha acquisito tutti i requisiti richiesti, quali la Rianimazione e l'Unità cardiocoronarica » e che, in seguito all'avvenuto potenziamento, «possiede spazi attualmente liberi che potrebbero essere destinati all'attivazione dell'Emodinamica».

Fabio Rolfi evidenzia che «il volume delle procedure interventistiche di emodinamica - elettrofisiologia garantite dall'Azienda ospedaliera risulta già ben superiore a quello stabilito dalle norme regionali; in particolare, la soglia minima viene superata sia dal presidio di Manerbio che da quello di Desenzano, in considerazione del fatto che i pazienti ricoverati a Gavardo, in assenza del servizio, vengono dirottati a Desenzano».
Trasferimenti per altro piuttosto costosi.

Ecco dunque l'invito a valutare la possibilità di dare il via alle prestazioni di emodinamica all'ospedale di Gavardo «con riferimento anche alla particolarità e all’estensione del territorio servito».

Il La Memoria di Gavardo, infatti, rappresenta il primo presidio territoriale esistente per un comprensorio piuttosto vasto (Alto Garda e Valsabbia).
Un territorio caratterizzato, inoltre, «da un importante flusso turistico estivo e di passaggio tale da incrementare in modo significativo, per taluni mesi all’anno, le prestazioni erogate, determinando pertanto una rilevanza del presidio medesimo anche dal punto di vista dell’emergenza urgenza».

.Fonte: Comunicato stampa



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